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Marine Le Pen è ineleggibile: cosa dicono i giornali francesi

Marine Le Pen è stata condannata all’ineleggibilità con effetto immediato insieme ad altri otto eurodeputati: come raccontano la vicenda i quotidiani francesi

Colpevole di appropriazione indebita di fondi pubblici nell’ambito del processo sugli assistenti parlamentari al Parlamento europeo di Strasburgo. E’ questa la decisione del tribunale di Parigi nei confronti di Marine Le Pen e altri otto eurodeputati del Rassemblement National. La leader dell’estrema destra francese è stata condannata all’ineleggibilità con effetto immediato, senza attendere i successivi gradi di giudizio.

Ma come hanno comunicato la notizia i giornali francesi?

LE FIGARO: TUTTO IL SOSTEGNO A MARINE LE PEN, DAL CREMLINO A MATTEO SALVINI 

Le Figaro, quotidiano di centrodestra, il più diffuso in Francia, riporta, in dettaglio, tutti gli attestati di solidarietà che stanno arrivando all’erede di Jean-Marie Le Pen nonché ex candidata del Rassemblement National.

Il primo, tra questi, è stato il Cremlino. “Non vogliamo interferire negli affari interni della Francia, non l’abbiamo mai fatto”, ha assicurato il portavoce Dmitri Peskov, rispondendo a una domanda sull’argomento – e nonostante le affermazioni di Parigi sulle molteplici campagne di disinformazione russe condotte contro la Francia. “Ma in effetti, sempre più capitali europee stanno intraprendendo la strada della violazione degli standard democratici”, ha commentato. Le Figaro, ricorda che il RN aveva chiesto un prestito a una banca russa nel 2014, sollevando sospetti sul desiderio del Cremlino di sostenere Marine Le Pen, a lungo critica circa la decisione occidentale di imporre sanzioni a Mosca dopo l’annessione della Crimea.

Ma non è certo solo il Cremlino a esprimere solidarietà a Marine Le Pen. Numerosi esponenti della destra francese hanno comunicato, attraverso messaggi sui social network, la vicinanza all’ex leader del RN.

Éric Ciotti, ex presidente dei Républicains, tra le fila del RN dalla scorsa estate, ha agitato la bandiera della “magistratura politicizzata”. “È un sistema di conquista del potere che esclude sistematicamente qualsiasi candidato troppo a destra che sia in grado di vincere, da François Fillon a Marine Le Pen”, ha scritto.

Dello stesso tono il commento di Jordan Bardella. “È la democrazia francese che viene giustiziata”, scrive Bardella, recandosi alla sede parigina della RN.

ADIEU ALLE ELEZIONI PRESIDENZIALI?

Si tratta di un colpo durissimo per la figura politica di Le Pen che più volte negli ultimi anni, con alterne fortune, aveva cercato di consolidare la sua immagine come alternativa credibile ai partiti tradizionali francesi ed europei. La condanna potrebbe rappresentare infatti non solo una battuta d’arresto per la sua carriera e per RN, in grande ascesa negli ultimi tempi nei sondaggi, ma potrebbe anche avere ripercussioni significative sulla scena politica francese, considerato che era tra principali candidate alle prossime elezioni presidenziali.

Le Figaro riporta, anche, l’intervento del vicepremier Matteo Salvini, molto vicino a Marine Le Pen. “Chi ha paura del giudizio degli elettori, spesso si fa rassicurare dal giudizio dei tribunali – scrive il leader della Lega – A Parigi hanno condannato Marine Le Pen e vorrebbero escluderla dalla vita politica. Un brutto film che stiamo vedendo anche in altri Paesi come la Romania. Quella contro  @MLP_officiel è una dichiarazione di guerra da parte di Bruxelles, in un momento in cui le pulsioni belliche di Von der Leyen e Macron sono spaventose. Non ci facciamo intimidire, non ci fermiamo: avanti tutta amica mia!”.

LE MONDE: GLI APPROFONDIMENTI SUL MONDO DEL RASSEMBLEMENT NATIONAL

Anche Le Monde, riporta una carrellata di attestazioni di stima e di sostegno per Marine Le Pen, a partire dall’ex tesoriere del Rassemblement national Wallerand de Saint-Just. “La Corte ha dimostrato la sua volontà politica, non la sua volontà giudiziaria o giuridica, ma la volontà politica. Ma resisteremo”, ha dichiarato uscendo dall’aula.

Il quotidiano, di inclinazione di centro sinistra, approfitta di questa notizia per offrire ai suoi lettori una panoramica di approfondimenti relativi alle questioni spinose che riguardano il Rassemblement National:

LIBERATION: UNA HOME PAGE A TINTE FOSCHE

Anche il quotidiano di sinistra Liberation dedica la sua apertura alla sentenza che si è abbattuta su Le Pen attraverso approfondimenti e interviste.

Una poco lusinghiera immagine che la riprende illuminata dal basso accompagna un articolo nel quale si ricostruisce la vicenda. “Ha creato il sistema e ha lavorato per renderlo sostenibile. L’obiettivo era quello di arricchire il Fronte Nazionale riducendo i suoi costi finanziari, ma anche quelli vicini a Marine Le Pen, attraverso stipendi generosi, indennità di fine contratto, premi natalizi, ecc. Durante le requisitorie, il livello di coinvolgimento di Marine Le Pen è stato descritto dall’accusa come triplice – si legge -: “Tutto passa attraverso di lei, tutto va a Marine Le Pen, centralizzazione, arbitrato, processo decisionale”. È stata lei a dare gli ordini in una riunione di rientro a scuola il 4 giugno 2014, dopo l’elezione di 24 deputati del FN a Bruxelles, in cui ha imposto ai nuovi arrivati le istruzioni necessarie per la messa a disposizione del loro fondo di assistenza per il partito”.

Secondo la sentenza del tribunale, il caso ha comportato un danno per le casse del Parlamento europeo pari a 2,9 milioni di euro. La corte ha stabilito che il Rassemblement National ha utilizzato fondi destinati agli assistenti parlamentari per pagare persone che in realtà lavoravano esclusivamente per il partito a livello nazionale, senza svolgere alcuna attività per il Parlamento europeo.

IL COLPO DI TUONO DE LES ECHOS 

“Un colpo di tuono” è quello che, secondo i giornalisti di Les Echos, il principale quotidiano economico – finanziario francese, ha colpito il Rassemblement National con la sentenza di questa mattina. “Édith de Perthuis ha annunciato che tutti gli eletti, compresa Marine Le Pen, sono stati condannati a una pena di ineleggibilità, che è obbligatoria per il reato di appropriazione indebita di fondi pubblici – si legge su Les Echos  -. La presidente ha giustificato questa ineleggibilità inflitta a tutti gli imputati per “l’infrazione delle regole del gioco democratico” che, secondo il tribunale, è stata l’appropriazione di 4,1 milioni di euro, anche se questo non è avvenuto con l’intento di arricchimento personale.

LE PEN: QUESTA SERA L’INTERVISTA A TF1

Tra i nove europarlamentari condannati (della vicenda parla anche Liberation) figurano diversi esponenti di spicco di RN e la sentenza ha coinvolto anche dodici ex assistenti parlamentari, dichiarati colpevoli di ricettazione. Il tribunale ha sottolineato che nessuno degli assistenti era stato effettivamente incaricato di compiti per i deputati a cui risultava formalmente assegnato e che molti di loro passavano da un eurodeputato all’altro, lavorando unicamente per il partito.

Intanto, Marine Le Pen, questa sera, sarà  ospite del telegiornale TF1.

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