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Firmata lo scorso 11 Giugno 2023 – in occasione della visita dei Presidenti del Consiglio italiano ed olandese, unitamente alla Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen – una dichiarazione congiunta tra l’UE e la Tunisia a Cartagine.
In essa si legge: «Riteniamo che vi sia un enorme potenziale per generare benefici tangibili per l’Ue e la Tunisia. Il partenariato globale coprirebbe le seguenti aree: rafforzamento dei legami economici e commerciali; un partenariato energetico sostenibile e competitivo; migrazione. L’Ue e la Tunisia condividono priorità strategiche e in tutti questi settori trarremo vantaggio da una collaborazione più stretta».
L’obiettivo è infatti quello di arrivare a un memorandum d’intesa che dovrebbe essere sottoscritto da Tunisia e Ue prima della fine di giugno al Consiglio europeo.
Nella stessa dichiarazione congiunta tra Ue e Tunisia si legge anche che «nell’ambito del nostro lavoro congiunto sulla migrazione, la lotta contro la migrazione irregolare da e verso la Tunisia e la prevenzione delle perdite di vite umane in mare, è una priorità comune che comprende la lotta ai contrabbandieri e ai trafficanti di esseri umani, il rafforzamento della gestione delle frontiere, la registrazione e il rimpatrio nel pieno rispetto dei diritti umani».
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Ancora: «Sosterremo la Tunisia dal punto di vista economico. L’Ue sta considerando un piano di assistenza macro-finanziaria non appena sarà trovato un accordo» con l’Fmi, «che è necessario. Siamo pronti a mobilitare oltre 900 milioni di euro» ha aggiunto la presidente della Commissione Ue, che ha spiegato: «Come passo immediato, potremmo fornire subito un ulteriore sostegno al bilancio fino a 150 milioni di euro», in quanto: «L’Ue e la Tunisia hanno un ampio interesse nel bloccare la cinica attività dei trafficanti di migranti. Noi sosterremo la Tunisia con cento milioni di euro» per la sorveglianza delle frontiere marittime e le attività Sar.
E infatti la troika europea ha contestualmente presentato a Tunisi il piano di assistenza finanziaria di Bruxelles, annunciato dal commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, di 900 milioni di euro.
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Tutta l’operazione appare però tradire quello che in effetti risulta il motivo di fondo – se non il vero e proprio obiettivo fondamentale – perseguito dagli ospiti, ovvero quello di incassare la piena cooperazione della Tunisia nella gestione del flusso dei migranti.
In ogni caso, è così che la situazione viene percepita sull’altra sponda del Mediterraneo, come rivela il commento del vignettista algerino DILEM, pubblicato su Le Monde del 15.06.2023, che provvedo a postare.
