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Biden

La missione di Biden tra i carboni ardenti del Medio Oriente

Biden arriva in Israele mentre viene bombardato un ospedale a Gaza con centinaia di morti. E in Europa sale la tensione sugli attacchi terroristici. I Graffi di Damato

Peggio, di certo, non poteva cominciare la missione del presidente americano Joe Biden in Medio Oriente partendo dagli Stati Uniti con quel suo modo inconfondibile di impugnare il corrimano della scaletta dell’aereo per non inciampare, come gli è capitato qualche volta impietosamente ripreso dai fotografi.

In un incrocio di tempi a dir poco sospetto il capo della Casa Bianca si è messo in viaggio mentre nel territorio di Gaza, assediato dalle forze armate israeliane nella guerra provocata il 7 ottobre da una strage compiuta in terra ebraica dai terroristi palestinesi di Hamas, veniva provocata l’esplosione di un ospedale. Dove sono morti circa cinquecento fra ricoverati, medici, infermieri e rifugiati nella fuga dalle loro abitazioni minacciate dalle incursioni aeree.

IL VIAGGIO DI BIDEN IN ISRAELE MENTRE VIENE BOMBARDATO UN OSPEDALE A GAZA

Di questa esplosione dell’ospedale i terroristi palestinesi hanno denunciato la responsabilità anche degli americani in quanto alleati e sostenitori degli attaccanti israeliani. Ma Israele nega di avere mai messo fra i suoi obiettivi quell’ospedale così affollato, che sarebbe stato invece colpito da un razzo di Hamas lanciato contro il territorio ebraico ed esploso in partenza, magari con altri ordigni che i palestinesi nascondono nel sottosuolo, anche di un ospedale.

Più ancora dei già tanti, troppi morti e feriti di questa esplosione a Gaza e, più in generale, di questa guerra riaccesasi il 7 ottobre scorso, pesa sulla situazione mediorientale e sulla stessa missione decisa da Biden, nel tentativo di fermarla o di contenerne gli effetti, il clima di odio, di sospetto, di paura ulteriormente cresciuto sul posto e altrove, anche molto lontano, in Europa. Dove a Bruxelles, per esempio, un cosiddetto lupo solitario sbarcato a suo tempo a Lampedusa ha ammazzato due svedesi prima di essere scoperto ed eliminato dalla polizia.

CRESCE L’ALLARME DI POSSIBILI TERRORISTI TRA I MIGRANTI IRREGOLARI

A Parigi sono stati blindati interi quartieri, in Spagna e in Germania sono stati alzati i livelli di sicurezza, a Milano sono stati cautelativamente arrestati degli arabi malintenzionati e sulle coste è aumentato l’allarme per la presenza di terroristi fra i tanti migranti irregolari che vi sbarcano di giorno e di notte. E non possono essere tutti trattenuti per i controlli perché ve ne sono di liberati da giudici ordinari che, sostituendosi a quelli costituzionali dell’omonima Corte operante di fronte al Quirinale, considerano illegittime le norme applicate dalle Questure nei fermi.

E guai a lamentarsene, come ha fatto la premier in persona Gorgia Meloni, “basìta”, o il suo principale sottosegretario Alfredo Mantovano, perché da fior di costituzionalisti e da quasi tutti i partiti di opposizione si ritiene minacciata l’indipendenza, l’autonomia e quant’altro della magistratura. Certo, ci sono i ricorsi con i quali i questori potrebbero far valere le loro ragioni, ma nel frattempo i migranti irregolari messi in libertà possono essere fuggiti, com’è accaduto proprio in questi giorni, e ripetere il percorso di quel” lupo solitario” a Bruxelles.

– Leggi qui tutti i Graffi di Damato

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