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elezioni Usa 2024

Elezioni Usa 2024, i numeri e l’iter fino all’Inauguration Day

Dai grandi elettori alla certificazione del voto, dal collegio elettorale ai seggi del Congresso, tutto sulle elezioni Usa 

Dopo l’Election Day negli Stati Uniti e la vittoria a valanga di Donald Trump, il processo per determinare ufficialmente il nuovo presidente e vicepresidente include diverse tappe formali e costituzionali. Ecco una panoramica sui principali momenti di questo percorso, culminante il prossimo 20 gennaio con l’Inauguration Day in cui il presidente eletto entra in carica.

I VOTI DEI GRANDI ELETTORI

Il primo passo dopo le elezioni è il voto del Collegio Elettorale. Quest’anno i grandi elettori si riuniranno nelle capitali dei rispettivi Stati il 17 dicembre per esprimere ufficialmente il voto per il presidente e il vicepresidente in base all’esito elettorale.

Una volta votato, i risultati vengono sigillati e inviati al presidente del Senato e agli archivi di stato, e devono essere ricevuti entro il quarto mercoledì di dicembre. Successivamente, i certificati di voto saranno trasferiti al Congresso entro il 3 gennaio.

COME VIENE CERTIFICATO IL VOTO ELETTORALE

Il 6 gennaio il Congresso degli Stati Uniti si riunisce in seduta congiunta per contare e certificare ufficialmente i voti elettorali. Questa cerimonia vede il vicepresidente in carica presiedere la sessione e leggere i risultati dei voti. I membri del Congresso possono opporsi ai risultati elettorali di uno Stato o a tutti i voti. In tal caso, la Camera e il Senato si riuniscono separatamente per discutere e votare l’obiezione; è richiesta l’approvazione di entrambe le camere per invalidare un voto elettorale. Questo passaggio formale rappresenta l’ultima verifica istituzionale prima della proclamazione ufficiale del presidente e del vicepresidente eletti.

INAUGURATION DAY

Il 20 gennaio è la data dell’Inauguration Day, cerimonia solenne in cui il presidente Trump e il vicepresidente Jd Vance prestano giuramento al Campidoglio di fronte a una folla di spettatori riuniti lungo il National Mall. È un momento simbolico di transizione e stabilità democratica, che ufficializza l’insediamento del nuovo leader degli Stati Uniti.

I NUMERI DELLE ELEZIONI AMERICANE

Le elezioni negli Stati Uniti non riguardano solo la Casa Bianca, ma anche il Congresso e altre cariche locali. Per ottenere la Presidenza, Donald Trump ha dovuto superare 270 voti elettorali su 538. La California è lo stato con il maggior numero di elettori (54), mentre stati chiave come la Pennsylvania ne hanno assegnati 19. Anche questa volta la corsa ai grandi elettori è stata cruciale e  influenzata dagli esiti in stati chiave come Georgia, Carolina del Nord, Pennsylvania, Michigan, Wisconsin, Nevada e Arizona, i cosiddetti “swing states” che  spostano l’equilibrio elettorale. Quest’anno sono stati 244 milioni gli americani aventi diritto al voto.

IL CONGRESSO E LA BILANCIA DEL POTERE

Le elezioni di midterm sono altrettanto importanti, con 34 seggi del Senato e tutti i 435 seggi della Camera dei Rappresentanti in ballo. I Repubblicani hanno ottenuto la maggioranza alla Camera e al Senato. Gli equilibri di potere nel Congresso sono fondamentali per la futura amministrazione, poiché influenzano la capacità di approvare leggi e attuare politiche.

Infine, le elezioni americane sono un evento estremamente costoso. Quest’anno, il costo complessivo stimato è di 15,9 miliardi di dollari, superando i 15,1 miliardi spesi nel 2020.

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