L’analisi di Samuele Mosconi per il blog Geopolitica e politica estera sulle somiglianze tra il Tycoon e l’ex governatore dell’Alabama. La corsa alle primarie Dem e del Gop si accende in vista del voto del 2024
Un’ interessante analisi del 2016 ancora attuale in vista delle elezioni del 2024 che si concentra sulle somiglianza di Donald Trump con l’ex Governatore dell’Alabama George Wallace candidato alla presidenza del Partito Indipendente Americano nel 1968. Per molti aspetti Wallace con il suo populismo è un autentico antesignano di Trump.
TRUMP COME WALLACE?
Come Trump oggi Wallace si proponeva come un combattente rivolgendosi duramente contro l’establishment politico-istituzionale e rivendicando per sé stesso una battaglia per salvare l’anima dell’America. Una battaglia esistenziale proposta agli elettori impauriti dai cambiamenti e disillusi sul futuro del loro paese visto sotto minaccia.
Per Wallace la minaccia per gli Stati Uniti erano la desegregazione razziale e le leggi sui diritti civili, per Trump l’immigrazione da nazioni come il Messico e i paesi islamici o la perdita di status per i lavoratori operai della rust belt.
In entrambi i casi ne nasceva un accusa populista alla classe politica tradizionale giudicata incapace e corrotta e all’establishment mediatico nazionale, soprattutto quello egemone di tendenze liberal, visto come classista e denunciato per il suo effettivo snobismo nell’interpretare le ragioni degli elettori di Wallace prima e di Trump oggi.
CHI HA ANTICIPATO IL POPULISMO DEL TYCOON?
Wallace nonostante fosse un Democratico è stato l’ultimo candidato terzo ad aver ottenuto grandi elettori per la presidenza vincendo in tutto il profondo sud (Alabama, Mississippi, Arkansas, South Carolina e Georgia) e favorendo la vittoria del Repubblicano Nixon sul Democratico Humphrey privando i Democratici di molti stati meridionali.
Trump ha invece ottenuto la nomination repubblicana nel 2016 e governato 4 anni come presidente salvo poi negare la legittimità della vittoria del suo successore e candidarsi nuovamente per il 2024.
In entrambi i casi sia Wallace che in misura maggiore Trump hanno impattato profondamente sulla politica americana, due elementi “impresentabili” che hanno detto apertamente ciò che milioni di altri cittadini pensavano ma avevano paura di dire apertamente. A suo modo Trump è il più diretto erede politico del populismo di Wallace.