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Meloni Trump

Cos’è la Cpac e perché la Premier Meloni è invitata

La Premier Meloni parlerà (forse in video call) sabato sera nel corso della serata conclusiva della la Conservative Political Action Conference (CPAC), la kermesse annuale che riunisce i conservatori statunitensi. Apre la manifestazione JD Vance, la chiude il presidente Trump 

“Il più grande e influente raduno di conservatori al mondo”. In questo modo si autodefinisce la Conservative Political Action Conference (CPAC) che sul suo sito (appariscente, chiassosa, rosso e blu come un party repubblicano) afferma di essere il luogo in cui si “protegge l’America”. I temi, proposti dal sito della manifestazione, sono quelli che stanno a cuore dei repubblicani: contrasto all’immigrazione, rapporti con i vicini di casa del Canada e del Messico, contrasto alla burocrazia e il nuovo slancio, economico e politico, per rendere l’America ancora più grande.

L’APERTURA DELLA CPAC AFFIDATA AL VICEPRESIDENTE JD VANCE

Ad aprire la convention, giovedì mattina, ci penserà il vicepresidente JD Vance che farà il punto dei risultati del primo mese di governo. I puntI all’ordine del giorno saranno quelli del programma con il quale il presidente Trump si è guadagnato il voto della maggioranza degli americani: contrasto all’immigrazione, proiezione internazionale degli Usa e tramonto della cosiddetta “cultura woke”. “Nella mia vita, che rappresenta mezzo secolo, noi conservatori non siamo mai stati così entusiasti del futuro – ha detto Kevin Roberts, presidente del think tank americano Heritage Foundation, vicino a Donald Trump -. Sarà un grande secolo, oltre al vicepresidente JD Vance, molti funzionari dell’amministrazione Trump o del Congresso sono attesi al CPAC, come il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca Mike”.

LA CPAC CHE CELEBRA TRUMP

La CPAC, nata nel 1974 su iniziativa dell’ex presidente Usa Ronald Reagan, riunisce nei pressi di Washington, da giovedì sera e per tre giorni, i più influenti rappresentanti della destra statunitense. Quest’anno la kermesse sarà dedicata a celebrare la vittoria di Donald Trump che sabato sera terrà il discorso conclusivo dell’evento.

SABATO SERA L’INTERVENTO DI MELONI E MILEI

Sempre sabato sera gli spettatori potranno assistere all’intervento del Presidente argentino Javier Milei, a quello della Premier Giorgia Meloni (probabilmente in video collegamento), di Tom Homan (che svolge il ruolo di “incaricato delle frontiere della Nazione – ‘The Border Czar”) e quello conclusivo di Elise Stefanik, l’ambasciatrice designata di Donald Trump per l’Onu.

LA TERZA VOLTA DI MELONI ALLA CPAC 

Non è la prima volta che la premier Meloni partecipa alla CPAC. Come ricorda Il Post è già successo nel 2019 e nel 2022. Nel primo caso come leader di un piccolo e promettente partito conservatore, nel secondo come unico rappresentate dell’opposizione all’allora Governo Draghi. Nel 2023, in rappresentanza di FdI, c’era una delegazione di oltre dieci parlamentari guidati dal capo delegazione del partito al Parlamento Europeo, Carlo Fidanza,e da Nicola Procaccini, presidente del partito dei Conservatori e riformisti europei (ECR) di cui Fratelli d’Italia fa parte. Nel 2024, invece, a rappresentare FdI c’erano la senatrice Cinzia Pellegrino e i deputati Manlio Messina, Mauro Rotelli e Antonio Giordano. Quello della Premier Meloni, quindi, è un ritorno accanto a un alleato finalmente vittorioso.

IL SONDAGGIO SULLA POPOLARITÀ DEI LEADER CONSERVATORI: DAL 2019 VINCE SEMPRE TRUMP

Ogni anno nel corso della conferenza si tiene un sondaggio sulla popolarità dei leader repubblicani. Dal 2019 il vincitore è sempre lui, Donald Trump, mentre al secondo posto nel 2019 si piazzò Mitt Romney e dal 2021 Ron De Santis, attuale governatore della Florida.

CECCARDI, CISINT E SARDONE ALLA CPAC

Alla convention della galassia conservatrice prenderanno parte, come accade da diversi anni, anche europarlamentari della Lega. Sono Susanna Ceccardi, Anna Cisint e Silvia Sardone che faranno parte della delegazione dei Patriots for Europe. “Un’occasione fondamentale per confrontarsi direttamente con gli amici del Partito Repubblicano e con il mondo conservatore Usa per rinsaldare il rapporto di collaborazione che lega le due sponde dell’Atlantico – hanno dichiarato le tre eurodeputate in una nota congiunta -. Dopo la vittoria di Donald Trump, il mondo sta cambiando profondamente: noi siamo stati al suo fianco fin dal primo giorno, anche quando tutti i commentatori lo davano per finito, e oggi i Patriots sono i suoi alleati naturali in Europa, per la difesa dei confini e contro l’islamizzazione del Continente, il contrasto alle ideologie green, la battaglia contro il woke e il politicamente corretto. Dopo il successo clamoroso di Make America Great Again, ora stiamo ponendo le basi per il Make Europe Great Again. È ora di far tornare grande l’Europa”.

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