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Italia Cina

Dazi, cosa prevede il partenariato Italia-Cina targato Meloni

Mentre Trump alza muri, in Italia si rispolvera i patti con Pechino in vista dell’incontro alla Casa Bianca

Nell’era Trump, in cui il tycoon detta il ritmo dei mercati e della geopolitica a colpi di dazi, l’Italia si trova a dover rimettere mano ai dossier del passato. Tra questi, il memorandum firmato da Giorgia Meloni con la Cina e che oggi torna d’attualità. Perché mentre Washington promette dazi più leggeri a chi “isola la Cina”, Roma si ritrova legata a un piano triennale con Pechino che parla il linguaggio della cooperazione, non dello scontro.

TRUMP: “CHI E’ CONTRO PECHINO AVRA’ DAZI PIU’ BASSI”

Secondo il Wall Street Journal, il nuovo Trump bis è pronto a usare la leva delle tariffe per forzare la mano agli alleati: meno dazi per chi prende le distanze da Pechino. È la strategia del bastone e della carota, pensata per costruire un fronte economico anti-Cina. Una mossa che arriva mentre la crescita globale rallenta (Fitch ha tagliato le previsioni di Pil sotto il 2%) e il commercio mondiale è in affanno. E mentre è prossimo il bilaterale alla Casa Bianca con la premier Meloni.

ITALIA E CINA, NEL 2024 MELONI SIGLA UNA RINNOVATA PARTNERSHIP

E l’Italia? Uscita ufficialmente dalla Belt and Road Initiative nel 2023, ha però rilanciato il “partenariato strategico” con la Cina aggiornato proprio da Meloni meno di un anno fa. Era il 28 luglio 2024 quando a Pechino si svolse un incontro tra il primo ministro della Repubblica Popolare Cinese, Li Qiang, e la premier italiana durante il quale venne concordato un Piano d’azione per il rafforzamento del Partenariato Strategico Globale Cina-Italia (2024-2027). Un Piano che punta a tenere vivo il dialogo bilaterale: dal commercio alla cultura, dalla salute alla sostenibilità.

COMMERCIO E INVESTIMENTI: PIÙ SCAMBI, PIÙ EQUILIBRIO

Uno dei pilastri fondamentali del Piano è il rafforzamento della cooperazione economica e commerciale. Italia e Cina si impegnano a rendere i rapporti più equilibrati e trasparenti, incentivando investimenti reciproci e migliorando l’accesso ai rispettivi mercati. Entrambe le parti concordano sull’importanza di promuovere un commercio aperto, equo e basato sulle regole dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (Omc).

Si prevede un ruolo rafforzato per le fiere internazionali, le Camere di Commercio e le agenzie Ice, oltre a un supporto concreto alle piccole e medie imprese, in particolare nel settore dell’e-commerce. Ampio spazio viene dato anche alla tutela della proprietà intellettuale e alla valorizzazione delle indicazioni geografiche, in particolare per i prodotti agroalimentari.

DIALOGO FINANZIARIO E COOPERAZIONE BANCARIA

Anche sul piano finanziario i due Paesi intendono intensificare il dialogo tra i rispettivi ministeri dell’economia e approfondire le relazioni tra istituti bancari e finanziari. Particolare attenzione viene riservata alla finanza verde, alla supervisione dell’audit e agli investimenti in infrastrutture sostenibili, in linea con gli standard internazionali. Viene riconosciuto inoltre il ruolo della Banca Asiatica d’Investimento per le Infrastrutture e di altri enti multilaterali.

INNOVAZIONE, RICERCA E UNIVERSITÀ

Italia e Cina rafforzano la loro collaborazione in campo scientifico, tecnologico e accademico. Saranno promossi – si legge nel Piano d’azione – scambi tra ricercatori, progetti comuni e la creazione di percorsi formativi congiunti in settori strategici come l’ambiente, l’energia, la ricerca polare e l’esplorazione spaziale. È prevista la continuazione della “Settimana Italia-Cina della Scienza, della Tecnologia e dell’Innovazione” e un sostegno concreto all’insegnamento delle rispettive lingue e culture. I due Paesi promuoveranno inoltre la cooperazione tra università e istituti professionali, con scambi regolari di studenti e docenti.

TRANSIZIONE VERDE E SVILUPPO SOSTENIBILE

Uno degli impegni più rilevanti del Piano riguarda la lotta al cambiamento climatico. Entrambi i Paesi si impegnano ad attuare gli obiettivi dell’Accordo di Parigi e dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. L’attenzione è rivolta allo sviluppo delle energie rinnovabili, all’efficienza energetica, alla tutela della biodiversità e all’economia circolare. Saranno promosse attività di formazione ambientale, soprattutto rivolte ai giovani, e verranno sviluppati progetti comuni nei settori della tecnologia verde e dell’innovazione per la sostenibilità.

SALUTE, MEDICINA E RICERCA SANITARIA

Il Piano dedica ampio spazio anche alla cooperazione sanitaria. Le istituzioni dei due Paesi collaboreranno su temi cruciali come la prevenzione delle malattie croniche, la salute digitale, la formazione medica, la regolazione dei farmaci e la risposta alle emergenze sanitarie. Si rafforzerà il dialogo tra agenzie regolatorie e si promuoveranno progetti comuni in ambito di medicina generale, salute pubblica e invecchiamento della popolazione.

CULTURA, TURISMO E PATRIMONIO CONDIVISO

Italia e Cina condividono un patrimonio culturale ricchissimo e intendono valorizzarlo con una cooperazione rafforzata. Dopo il successo dell’Anno della Cultura e del Turismo Cina-Italia nel 2022, il 700° anniversario della morte di Marco Polo offrirà nuove opportunità per scambi artistici, progetti congiunti e mostre. Si lavorerà a stretto contatto tra musei, accademie, istituti musicali, teatri e festival cinematografici.

La collaborazione culturale sarà estesa anche alla protezione del patrimonio, al contrasto al traffico illecito di beni archeologici, e alla promozione di gemellaggi tra siti Unesco, come nel caso del Palazzo d’Estate di Pechino con Villa Adriana e Villa d’Este.

TURISMO, SPORT E COOPERAZIONE TRA I POPOLI

Il turismo viene riconosciuto come ponte tra le culture. Italia e Cina intendono facilitarne la crescita, migliorando le procedure per i visti, aumentando i collegamenti aerei diretti e promuovendo scambi nel settore sportivo, anche in vista delle Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026. Viene inoltre ribadita la volontà di proseguire il negoziato per il riconoscimento reciproco delle patenti di guida.

SICUREZZA, LEGALITÀ E GESTIONE DELLE EMERGENZE

Infine, i due Paesi si impegnano a collaborare anche sul fronte della sicurezza, rafforzando lo scambio di informazioni e le azioni comuni contro la criminalità organizzata, le frodi online e il traffico di stupefacenti. È prevista anche una cooperazione più strutturata nella gestione delle calamità naturali e delle emergenze.

UN COMITATO PER MONITORARE GLI IMPEGNI

Il Comitato governativo Cina-Italia sarà il motore organizzativo di tutto il Piano d’Azione, con il compito di monitorare l’attuazione delle iniziative, favorire il coordinamento tra i vari settori e garantire un dialogo costante tra le istituzioni dei due Paesi.

ITALIA NEL MEZZO, TRA WASHINGTON E PECHINO?

In questo contesto l’Italia oggi sembra camminare su un crinale sottile. Da un lato, un’intesa con Pechino che parla di cooperazione e aperture. Dall’altro, la pressione crescente di Washington, che non vuole ambiguità nei rapporti con il Dragone. Giorgia Meloni finora ha scelto la via del pragmatismo: fuori dalla Via della Seta, ma non fuori dalla Cina. Ora però il tempo delle sfumature potrebbe essere finito. 

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