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Come funziona la legge elettorale spagnola

La legge elettorale spagnola, entrata in vigore nel 1977, differenzia le modalità di assegnazione dei seggi fra Camera e Senato. L’analisi di Eraldo Bigi per Elezioni e sistemi elettorali nel mondo

Elezioni generali Spagna 2023: Il PSOE resiste, mentre la destra non arriva alla maggioranza assoluta, con lo scrutinio relativamente alla Camera bassa delle Cortès praticamente terminato.

I RISULTATI DEL VOTO IN SPAGNA

Al 99,39% dello spoglio dei voti per il Congresso, i risultati sono stati i seguenti: PP 136 rappresentanti, PSOE 122, Vox 33, Sumar 31, ERC 7, JuntsXCat 7, Bildu 6, PNV 5, BNG 1, UPN 1 e Canaria Coalizione 1.

L’unione di PP e Vox raggiunge 169 seggi, gliene mancano 7 per avere la maggioranza assoluta: il Partito Popolare ha annunciato che Alberto Núñez Feijóo si recherà nella sede della sua formazione, in Calle de Génova a Madrid, per rivendicare il suo diritto a formare un governo.

Ma la notizia che fa scalpore non è tanto il successo del Partito Popolare, quanto il cattivo risultato di Vox, che perde 19 seggi alla Camera Bassa rispetto alla precedente legislatura.
PSOE e Sumar – grazie alla tenuta socialista, ed all’ottimo risultato di Sumar di Yolanda Diaz – arrivano a 153 seggi.

Il portavoce del Partito nazionalista basco (PNV), Andoni Ortuzar: “Abbiamo raggiunto il nostro obiettivo principale, che è quello di garantire che abbiamo un nostro gruppo al Congresso dei deputati, che è un risultato, avere la nostra voce a Madrid”. Il PNV ha conquistato cinque seggi, uno in meno rispetto al 2019.

Il leader dell’ERC (Esquerra Républicana de Catalunya), Gabriel Rufián, è apparso dopo aver conosciuto i risultati del voto: “Possiamo far pendere la bilancia. Dal primo minuto ci rendiamo disponibili a fare ciò che abbiamo detto che avremmo fatto, ovvero essere disponibili per un accordo, ma il progressismo spagnolo dovrà scegliere: o Catalonia o Vox. Questo è il dilemma che hanno Pedro Sánchez e Yolanda Diaz se vogliono governare il loro paese “, ha dichiarato. L’ERC ha ottenuto sette seggi, sei in meno rispetto alle precedenti elezioni.

Questo il clima già nella notte elettorale: le trattative per la formazione del nuovo Governo – da non dimenticare che Sanchez ha governato finora con un esecutivo di minoranza – si preannunziano fin d’ora al calor bianco.

Né le alte temperature, né le vacanze, né i temuti ingorghi sulle strade di accesso alle grandi città, nè un guasto feroviario sulla linea Madrid-Valencia (che ha fatto gridare allo scandalo in mattinata Núñez Feijóo), hanno fermato gli elettori iberici: quasi 24 milioni di spagnoli si sono presentati per votare in quelle che sono state le quindicesime elezioni generali dal ripristino della democrazia in Spagna (1976).

Secondo i dati del ministero dell’Interno, con il 97% dei voti contati, l’affluenza alle urne il si è attestata al 70,33% (4,1 punti in più rispetto alle precedenti elezioni politiche, del 10 novembre 2019), confermando la tendenza verso una maggiore affluenza alle urne quando l’elettorato ha la percezione che le elezioni possano comportare un cambiamento politico maggiore.

Peraltro, i dati di questa domenica comprendono solo il voto alle urne e per corrispondenza (molto cresciuto, rispetto ai precedenti), ma non i voti dei residenti all’estero, che si aggiungeranno nei prossimi giorni.

COME FUNZIONA LA LEGGE ELETTORALE SPAGNOLA

La legge elettorale spagnola, entrata in vigore nel 1977, differenzia le modalità di assegnazione dei seggi fra Camera e Senato.

CAMERA: i 350 seggi di cui si compone la Camera verranno assegnati con unsistema proporzionale senza premi di maggioranza: ognuna delle 50 circoscrizioni (più o meno equivalenti alle province) eleggerà un numero di parlamentari in base alle proprie dimensioni, da un minimo di 1 a un massimo di 30. I deputati verranno quindi eletti proporzionalmente ai voti presi in ciascuna circoscrizione, senza tenere conto delle percentuali ottenute dai partiti a livello nazionale: un sistema pensato a tutela delle numerose forze politiche regionali.
Curiosità: in Spagna – come in Italia – le liste elettorali sono “bloccate” ma, a differenza del nostro Paese, gli iberici non hanno mai avuto particolarmente da ridire al riguardo.

SENATO: i 208 seggi del Senato verranno invece assegnati secondo un sistema maggioritario plurinominale: ogni provincia eleggerà 4 senatori, per un totale di 188, mentre i restanti 20 seggi saranno determinati dai collegi speciali per le isole e le città autonome.

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Potrebbe essere un'immagine raffigurante il seguente testo "ELECCIONES GENERALES 2023 SENADO Resultados Senado escrutado Partido PP PSOE •IPLI Senadores (dif) 107 +24 85 8 EAJ-PNV +8 AHI -5 ASG Resultados completos en EL PAIS"

– Leggi anche: Spagna: risultati, scenari e effetti del voto di ieri

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