Un tribunale russo ha ordinato l’arresto in contumacia per Stefania Battistini e Simone Traini, giornalisti Rai
Dopo essere stati inseriti il mese scorso nella lista dei ricercati da Mosca, Stefania Battistini e Simone Traini sono stati di nuovo presi di mira dalle autorità russe: un tribunale ha ordinato infatti l’arresto dei due giornalisti italiani Rai, attualmente fuori dalla Russia.
PERCHE’ MOSCA VUOLE ARRESTARE I DUE GIORNALISTI ITALIANI DELLA RAI
Battistini e Traini sono accusati di aver attraversato illegalmente il confine dall’Ucraina mentre facevano reportage nella regione di Kursk, una piccola parte della quale è occupata dalle forze ucraine.
Nelle ultime settimane, la Russia ha intensificato le indagini contro una dozzina di giornalisti stranieri accusati di essere entrati in Russia durante l’avanzata dell’esercito ucraino nella regione di Kursk in agosto. Il tribunale della regione ha chiesto l’estradizione di Simone Traini e Stefania Battistini.
COSA RISCHIANO BATTISTINI E TRAINI
“Dopo aver attraversato illegalmente il confine con la Russia, Simone Traini e Stefania Battistini hanno viaggiato a bordo di un veicolo delle forze armate ucraine fino alla città di Soudja”, ha dichiarato il tribunale in un comunicato su Telegram. Questa cittadina russa si trova a circa dieci chilometri dal confine ed è sotto il controllo ucraino. I due giornalisti sono stati inseriti “nella lista dei ricercati della Russia” e saranno tenuti in custodia cautelare prima di un eventuale processo in caso di estradizione, ha aggiunto il tribunale. I due giornalisti rischiano fino a cinque anni di carcere secondo il codice penale russo.
BATTISTINI E TRAINI NEL MIRINO DELLE AUTORITA’ RUSSE GIA’ DA AGOSTO
Lo scorso 17 agosto l’Fsb aveva reso noto di aver aperto un procedimento penale contro Battistini e l’operatore Simone Traini del Tg1 con l’accusa di “aver attraversato illegalmente il confine” con la Russia ed effettuato riprese video a Sudzha, nella regione russa di Kursk, teatro a inizio agosto di un’incursione delle forze ucraine. A seguito di questi fatti i vertici russi avevano convocato l’ambasciatrice italiana Cecila Piccioni.
A metà dello scorso settembre la notizia dell’inserimento nella lista dei ricercati dalle autorità russe, decisione che fece scattare la protesta formale da parte della Farnesina con la convocazione dell’ambasciatore della Federazione russa in Italia.
CHI SONO STEFANIA BATTISTINI E SIMONE TRAINI
Stefania Battistini è una giornalista italiana, inviata del Tg1, conosciuta – come ricorda il sito SkyTg24 – per le sue coperture da zone di guerra e di crisi internazionali, come la guerra in Ucraina e la pandemia da Covid-19. Nata a Milano il 16 aprile del 1977, “ha raccontato in particolare il conflitto russo-ucraino, guadagnandosi anche un’onorificenza dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky per il suo lavoro sul campo. Durante il suo periodo in Ucraina, ha vissuto momenti di grande pericolo, condividendo con il pubblico l’impatto umano del conflitto”.
Ascolano, Traini lavora per la ditta di produzioni televisive Xentex, attiva oltre che ad Ascoli anche a Milano. E nel capoluogo lombardo vive da alcuni anni con la sua famiglia. Per evitare rischi ulteriori lui e la giornalista Battistini hanno lasciato la zona di guerra.