Dal commissario europeo un’importante sponda alle politiche del governo Meloni sul fronte dell’immigrazione
L’Unione europea c’è! Questa potrebbe essere l’esclamazione che sintetizza la soddisfazione di Palazzo Chigi dopo la visita in Italia del commissario europeo per gli Affari interni e la migrazione, l’austriaco Magnus Brunner. Il rappresentante Ue ha incontrato la premier Giorgia Meloni, la ministra del Lavoro e Politiche sociali, Marina Calderone, il direttore generale dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, il prefetto Frattasi.
La condivisione delle politiche portate avanti dal governo italiano è stata ampia ed esplicita.
L’INCONTRO CON MELONI E IL SOSTEGNO AL MODELLO ALBANIA
Brunner ha espresso pieno sostegno alla strategia italiana. “L’Italia è un partner molto importante per noi sul tema della migrazione – ha affermato in un’intervista all’Ansa -, penso che il governo stia cercando di trovare nuovi modi per garantire che i rimpatri avvengano davvero ed è molto positivo”. Ha inoltre sottolineato che la Commissione europea sta lavorando per una nuova normativa sui rimpatri, che presenterà “molto presto, nelle prossime settimane”.
L’Italia ha trovato quindi un’importante sponda nelle posizioni del commissario, che si è detto favorevole a un rafforzamento dei partenariati con i Paesi di origine e transito dei migranti, con particolare attenzione all’Africa.
La premier italiana ha ribadito la necessità di accelerare l’attuazione del Patto Ue sull’asilo e la migrazione, attualmente previsto per il 2026, e ha sottolineato l’importanza di rivedere la direttiva rimpatri del 2008. Uno degli obiettivi principali del governo italiano, tale da dare adito a continue e forti tensioni con la magistratura, rimane quello di rendere operativi i centri per migranti in Albania, superando gli ostacoli giuridici che finora si sono presentati.
UNA NUOVA LEGISLAZIONE SUI RIMPATRI
Secondo Brunner, il Patto Ue sulla migrazione rappresenta “un’ottima base” ma “non è abbastanza”. Per questo motivo, il commissario sta lavorando a un pacchetto legislativo “molto ambizioso”, che introdurrà “obblighi chiari per i rimpatriati”, “regole severe per coloro che rappresentano una minaccia per la sicurezza” e un quadro “più coordinato a livello europeo”. L’obiettivo è garantire che le espulsioni dei migranti irregolari siano effettivamente eseguite, riducendo le discrepanze tra le politiche nazionali dei vari Stati membri.
L’IPOTESI DEGLI HUB EUROPEI PER MIGRANTI
Un altro tema discusso nel corso degli incontri a Roma riguarda la possibilità di effettuare rimpatri in Stati terzi diversi da quelli di origine, oltre alla realizzazione di hub europei per migranti irregolari. Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha sottolineato l’importanza di una gestione comune a livello europeo, mentre la ministra del Lavoro Marina Calderone ha posto l’accento sulla necessità di favorire la migrazione regolare di lavoratori qualificati per rispondere alle esigenze del mercato del lavoro italiano.
Anche la sicurezza informatica è stata al centro del confronto tra Brunner e il dg dell’Acn Bruno Frattasi. Tra i temi affrontati, la protezione delle infrastrutture critiche e la necessità di una maggiore cooperazione a livello europeo per contrastare le minacce cibernetiche.
CHI E’ MAGNUS BRUNNER
Brunner è un politico austriaco di 52 anni, nato e cresciuto a Bregenz, nel Vorarlberg – il Land più “svizzero” dell’Austria – è sposato e ha tre figli. Dopo la laurea in giurisprudenza a Innsbruck e un dottorato di ricerca al King’s College di Londra, ha intrapreso una lunga carriera politica nelle fila del Partito Popolare Austriaco (ÖVP), ricoprendo diversi incarichi di rilievo.
Dal 2009 al 2020 è stato membro del Bundesrat, la seconda Camera austriaca dei Länder, in rappresentanza del Vorarlberg. Successivamente, nel 2020, è stato nominato sottosegretario all’Ambiente nel governo Nehammer, per poi essere promosso, il 6 dicembre 2021, ministro delle Finanze, subentrando a Gernot Blümel, dimessosi a seguito di un’indagine per falso da parte della Procura anticorruzione.