C’è anche l’Italia tra i tre Paesi che potrebbero guidare l’Amla: in pole Bruna Szego, attualmente a capo dell’unità di supervisione e normativa antiriciclaggio della Banca d’Italia
C’è anche un’italiana tra i tre candidati rimasti in corsa per la guida dell’Autorità antiriciclaggio dell’Ue (Amla). Lo riferisce il sito Politico.eu, citando come fonte numerosi funzionari. Si tratta di Bruna Szego, attualmente a capo dell’unità di supervisione e normativa antiriciclaggio della Banca d’Italia. Gli altri due candidati in corsa sono il tedesco Marcus Pleyer e l’olandese Jan Reinder De Carpentier.
Tutti e tre i sono stati intervistati dalla commissaria europea per i Servizi finanziari Mairead McGuinness. I candidati scelti parteciperanno ora a un colloquio a porte chiuse organizzato dal Parlamento europeo, prima di un’ultima audizione pubblica con il candidato più votato. I colloqui avranno luogo dopo le audizioni per i commissari designati, quindi a partire da metà novembre. La nomina avverrà infine tramite un voto a maggioranza qualificata del Consiglio Ue.
COS’È L’AMLA, LA NUOVA AUTORITA’ ANTIRICICLAGGIO DELL’UE
L’Amla è l’Autorità europea deputata a supervisionare il rispetto della normativa antiriciclaggio europea. E’ chiamata a coordinare le unità di informazione finanziaria negli Stati membri. L’Autorità ha poteri di supervisione diretta e indiretta sui soggetti obbligati ad alto rischio nel settore finanziario. Gli uffici dell’Amla apriranno a inizio 2025 e avranno sede a Francoforte.
CHI E’ BRUNA SZEGO
Nata a Savona, Bruna Szego nel 1989 si laurea con lode in Giurisprudenza a Roma, presso la Libera Università degli Studi Sociali, discutendo una tesi di diritto penale commerciale. È abilitata all’esercizio della professione forense. Entra in Banca d’Italia nel 1990 – come si legge sul sito – negli uffici della Vigilanza dell’Amministrazione centrale, dove segue la disciplina nazionale e europea della finanza non bancaria e collabora alla redazione dei Testi Unico Bancario e della Finanza.
Dal 1999 svolge attività di ricerca e analisi economica del diritto presso l’ufficio Diritto dell’Economia con studi sulla governance delle imprese, sulla giustizia civile, sulla finanza per la crescita; segue le iniziative europee sul diritto societario e dei mercati finanziari; partecipa ai lavori per la riforma del diritto societario e del diritto fallimentare italiani. Di nuovo nell’Area Vigilanza dal 2007, l’anno successivo è nominata titolare della Divisione normativa primaria del Servizio Politiche e Normativa di Vigilanza; lì si occupa – tra l’altro – delle regole sul governo societario delle banche, sui sistemi di remunerazione, sulla tutela della clientela bancaria.
Entra a far parte della Direzione del Servizio Regolamentazione e Analisi macroprudenziale nel 2014, dove – tra l’altro – coordina i lavori per dare attuazione alla nuova disciplina europea sulla gestione delle crisi bancarie. Diventa sostituto del capo del Servizio nel 2016 e, nel 2017, capo del Servizio Regolamentazione e Analisi macroprudenziale. Dal 14 giugno 2022 è capo dell’Unità, a diretto riporto del Direttorio, responsabile della normativa e della supervisione sull’antiriciclaggio e il contrasto al finanziamento del terrorismo.
Sui temi di cui si è occupata ha pubblicato articoli e saggi, è stata relatrice a numerosi convegni, ha rappresentato la Banca in audizioni presso il Parlamento. È stata componente e presidente di commissioni per l’assunzione in Banca d’Italia di giovani laureati. Ha ricoperto numerosi incarichi per la Banca, anche in sede europea. È stata componente aggiunto del Single Resolution Board costituito nell’ambito del Meccanismo di risoluzione unico, componente del Comitato di risoluzione istituito presso l’Autorità bancaria europea, membro dell’Advisory Technical Committee presso il ESRB, componente aggiunto del Board of Supervisors dell’Autorità bancaria europea. È componente dello Standing Committee sull’Antiriciclaggio presso l’EBA e co-chair, presso il BCBS, dell’Expert Group sull’Antiriciclaggio.
CHI SONO GLI ALTRI CANDIDATI
Come dicevamo, gli altri candidati sono De Carpentier, oggi vicepresidente dell’organismo di risoluzione bancaria Ue (Srb), dopo aver lavorato alla banca nazionale olandese. E Pleyer, che è nel ministero delle Finanze tedesco, già alla guida Financial Action Task Force.