UN PROCESSO SIMBOLICO
È un processo dall’alto valore simbolico, perché coinvolge alcuni dei principali attori della vita politica e delle Forze Armate del Paese e quindi la sua stessa struttura di potere. Forze Armate, il partito del Fronte di Liberazione Nazionale, di cui i Bouteflika erano la più recente espressione, e i servizi segreti, sono alla base di quel sistema di potere, il pouvoir, su cui si regge il Paese dall’indipendenza.
ALGERIA IN FASE DI TRANSIZIONE
Il processo arriva in un momento delicato della fase di transizione, che è guidata ufficiosamente dal Capo di Stato Maggiore, il Generale Ahmed Gaid Salah. La domanda di un nuovo corso da parte dei cittadini si scontra quindi con la volontà di auto-conservazione di Salah, che sembra intenzionato a riconsegnare il governo ai civili a seguito di un passaggio di poteri cosmetico. Mentre i manifestanti chiedono un ricambio completo della classe dirigente prima di andare a nuove elezioni, Salah vede proprio nelle elezioni presidenziali, fissate per il prossimo 12 dicembre, un modo per preservare la sua egemonia sugli equilibri del pouvoir.
In questo contesto, il processo appena iniziato può essere letto sia come un tentativo funzionale a placare le pressioni della piazza, sia come un messaggio di forza verso tutti i possibili oppositori interni al pouvoir.
Articolo pubblicato su cesi-italia.org