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Chimico farmaceutico

Chimico farmaceutico, intesa sul rinnovo del contratto. Ecco le novità

Chimico-farmaceutico 2025-2028, semaforo verde delle parti per il rinnovo. 294€ di aumento, focus su IA, formazione, sicurezza e welfare per 220mila lavoratori.

La trattativa per il rinnovo del contratto collettivo per il settore chimico farmaceutico iniziata due settimane fa si è conclusa con esito positivo. L’intesta è stata trovata, recita il comunicato congiunto, “con ampio anticipo sulla scadenza del contratto, a dimostrazione di relazioni industriali collaborative”. Il nuovo contratto coinvolge circa 220.000 lavoratori in oltre 2500 aziende operanti nei settori chimico, chimico-farmaceutico, farmaceutico, delle fibre chimiche, abrasivi, lubrificanti e GPL e avrà validità per il triennio 2025-2028.

Ecco i punti salienti dell’accordo.

AUMENTO SALARIALE A 294 EURO

Per quanto riguarda l’aumento salariale, le parti – Filctem, Femca e Uiltec da una parte e Federchimica e Farmindustria dall’altra – hanno trovato la quadra su un incremento complessivo di 294 euro per l’intera durata contrattuale (luglio 2024-giugno 2028), comprensivo dell’anticipo concordato a gennaio 2024.

È confermato il meccanismo di verifica degli scostamenti inflattivi, con l’Elemento Distinto della Retribuzione (EDR) che continua a svolgere un ruolo di ammortizzatore per garantire la stabilità salariale.

LINEE GUIDA PER LA TRANSIZIONE E L’IA

L’intesa introduce linee guida per affrontare le transizioni digitali e ambientali, con particolare attenzione all’intelligenza artificiale, alla parità di genere e all’inclusione sociale. Sono previste nuove sezioni dell’Osservatorio Nazionale dedicate a questi temi e un meccanismo per la raccolta e certificazione delle competenze specifiche, favorendo l’incontro tra domanda e offerta nel settore.

FORMAZIONE E COMPETENZE

Nel nuovo contratto sono stati introdotti importanti miglioramenti anche sul piano formativo, sanitario e della sicurezza. In particolare, è stato rafforzato il sistema dei permessi retribuiti per incentivare la partecipazione dei lavoratori a percorsi di istruzione terziaria, come ITS Academy, corsi universitari, master e dottorati di ricerca. Le parti hanno inoltre assunto l’impegno congiunto a costruire un sistema di certificazione delle competenze basato su criteri trasparenti e condivisi, utile a valorizzare le professionalità e a favorire la mobilità nel settore.

WELFARE E SICUREZZA SUL LAVORO

Sul fronte del benessere lavorativo, l’accordo prevede un ampliamento delle tutele in caso di malattia e l’introduzione di strumenti per agevolare la conciliazione tra vita privata e lavoro, rispondendo così alle esigenze di flessibilità sempre più sentite dai lavoratori.

Un altro punto centrale riguarda la cultura della sicurezza: il contratto rafforza le previsioni in materia di prevenzione, promuovendone la diffusione non solo nei luoghi di lavoro, ma anche al di fuori di essi. A tal fine, viene attribuito un ruolo più attivo alle figure aziendali preposte alla sicurezza, chiamate a contribuire in modo più incisivo alla promozione di comportamenti consapevoli e responsabili.

 

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