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Chi sono i centristi contesi tra Forza Italia e Noi Moderati

Centristi al cambio di casacca nel centrodestra: Forza Italia e Noi Moderati lavorano ai fianchi di Lega e Azione per rimpolpare le proprie fila

Nel centrodestra italiano si sta giocando una partita sotterranea ma intensa: è il derby dei centristi, una corsa silenziosa tra Forza Italia e Noi Moderati, a caccia di nuove adesioni. Entrambi i partiti, che si contendono lo spazio moderato della maggioranza, stanno conducendo una campagna acquisti che coinvolge parlamentari, amministratori e volti noti dell’area di centro.

FORZA ITALIA CORRE PER I 50 DEPUTATI

Oggi la Repubblica fa il punto sulla sfida tra moderati per accaparrarsi il sostegno di una fitta schiera di centristi in cerca di una nuova casa.

Da un lato c’è Forza Italia di Antonio Tajani, determinata a superare i 50 deputati alla Camera, con l’ambizione di scavalcare i 5 Stelle. Un obiettivo che passa anche per il reclutamento di esponenti provenienti da altri partiti del centrodestra, a partire dalla Lega. L’ingresso del deputato Davide Bellomo, a disagio nel partito che sostiene Orban e Afd, è stato solo il primo passo.

La Lega ha perso circa 30 tra dirigenti e amministratori locali a favore di Forza Italia dal 2022. E in Lombardia, il partito ha di recente affidato l’organizzazione regionale a Marco Reguzzoni, ex leghista della prima ora, molto vicino a Umberto Bossi. Una nomina simbolica che sottolinea il corteggiamento sempre più diretto all’elettorato storico del Carroccio.

I CENTRISTI DI AZIONE NEL MIRINO DI FORZA ITALIA

Ora gli azzurri guardano con attenzione anche ad Azione di Carlo Calenda. Dopo l’adesione del deputato Giuseppe Castiglione, si parla di contatti in corso con almeno altri tre parlamentari centristi. L’ultimo arrivo annunciato è quello di Pierluca Dionisi, già candidato alla presidenza della Regione Lazio nel 2023 e figura di primo piano nel partito di Calenda, che ha definito il suo rientro nelle fila del centrodestra “un ritorno a casa” dal momento che “l’esperienza terzopolista è fallita”.

“Con l’ingresso di Pierluca Dionisi, che porta con sé molti amministratori locali, ci rafforziamo sul territorio del Lazio e di questo ne beneficerà tutta la maggioranza – ha dichiarato ieri Paolo Barelli, capogruppo di FI, durante la conferenza stampa di presentazione del nuovo ingresso tenutasi alla Camera. –  Le nostre porte sono aperte, stiamo facendo migliaia di congressi comunali in questi mesi, proprio perché vogliamo essere forti, radicati e determinanti stiamo costruendo una rete capillare attraverso migliaia di congressi locali”.  

E intanto il deputato Alessandro Battilocchio, coordinatore romano del partito, ha lasciato intendere che altri ingressi importanti arriveranno a maggio. “L’obiettivo – spiega Francesco Battistoni, responsabile Organizzazione del partito – è occupare lo spazio che va da Meloni a Schlein”.

NOI MODERATI A CACCIA DI CENTRISTI IN TOSCANA E LOMBARDIA

Forza Italia non è sola in questa battaglia per la leadership moderata. Anche Noi Moderati, guidati da Maurizio Lupi, sta rafforzando le sue fila. Dopo aver accolto le ex ministre Mariastella Gelmini e Mara Carfagna, il partito ha messo a segno due nuovi ingressi in Lombardia, proprio ai danni di Forza Italia: dismessa la casacca azzurra ormai due anni fa, la consigliera regionale Martina Sassoli e il consigliere comunale e provinciale di Monza Francesco Cirillo trovano adesso una nuova casa. Un’operazione che serve a rafforzare la presenza in Regione del partito guidato da Lupi nel primo caso, e a costituire il gruppo provinciale nel secondo. E che fa il paio con l’ingresso dell’ex Lega Marco Casucci, annunciato a inizio mese, sul fronte toscano. 

POZZOLO DA NOI MODERATI A FI, PISANO TORNA SUI SUOI PASSI

Tra i transfughi nel mirino anche Emanuele Pozzolo, sospeso da Fratelli d’Italia dopo l’incidente dello sparo a Capodanno, in procinto di compiere il percorso inverso a un altro espulso da FdI, Calogero Pisano. Al momento, Pozzolo ha avviato contatti sia con Noi Moderati sia con Forza Italia, lasciando aperto l’esito della trattativa, mentre l’ex coordinatore provinciale ad Agrigento Pisano, cacciato da FdI per gli espliciti endorsement a mezzo social a Putin e allo “statista” Hitler, s’era frattanto accasato tra i moderati di Lupi, e adesso sarebbe pronto al reintegro. 

Tra aperture, corteggiamenti e colpi a sorpresa, la sfida tra Forza Italia e Noi Moderati è destinata a proseguire, con l’obiettivo condiviso di conquistare la guida dell’area moderata del Paese.

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