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In cosa consiste il primo progetto comune Ue sul nucleare

Via libera dall’Ue al progetto ‘Important Project of Common European Interest’, un’iniziativa europea strategica e condivisa


A Bruxelles è stata avviata la fase di progettazione del primo Important Project of Common European Interest (Ipcei) dedicato al nucleare. Si tratta di un’iniziativa fortemente voluta dalla Francia, con il sostegno di Italia e Romania, ma aperta alla partecipazione di altri Stati. Il progetto, annunciato nel corso del Forum europeo sui progetti comuni di interesse, vuole rappresentare un punto di svolta nella politica energetica dell’Unione, puntando a rafforzare la cooperazione industriale e tecnologica tra i Paesi europei.

Il nuovo Ipcei sul nucleare si propone di coinvolgere l’intera catena del valore, coprendo settori strategici come i mini reattori modulari, i reattori avanzati, la lavorazione dell’uranio, la catena di fornitura, la ricerca e sviluppo sulla fusione nucleare e le applicazioni mediche dell’energia nucleare. È la prima volta che un progetto europeo comune si concentra sull’atomo, con la possibilità di derogare alle regole sugli aiuti di Stato per finanziare congiuntamente attività di rilevanza strategica e innovativa.

IL RUOLO DELL’ITALIA TRA COORDINAMENTO E INNOVAZIONE

L’Italia ha accolto con particolare soddisfazione l’annuncio della Commissione europea. In una nota congiunta i ministri Gilberto Pichetto Fratin (Ambiente e Sicurezza Energetica) e Adolfo Urso (Imprese e Made in Italy) hanno sottolineato come il nostro Paese abbia sostenuto con convinzione l’iniziativa, firmando la endorsement letter insieme ad altri dodici Stati. L’Italia, infatti, ha ottenuto il ruolo di penholder, ovvero coordinatore europeo, in particolare per quanto riguarda le tecnologie di fusione nucleare. Un riconoscimento che valorizza la competitività della filiera nazionale, rimasta attiva negli ultimi quarant’anni grazie al contributo congiunto di industria, ricerca e università.

Il progetto è stato possibile anche grazie al lavoro della Piattaforma nazionale per un nucleare sostenibile (Pnns), istituita presso il Mase, che ha pubblicato i risultati di un anno di confronto tra i principali attori italiani del settore. La fase di design apre ora a una nuova fase che vedrà un ulteriore impegno da parte dei ministeri coinvolti e della rete industriale e accademica nazionale, con l’obiettivo di rafforzare la posizione dell’Italia all’interno della strategia energetica europea.

I COMMENTI E LE REAZIONI POLITICHE

Il viceministro Vannia Gava ha definito l’approvazione del progetto da parte della Commissione europea “un segnale forte” che conferma la centralità dell’Italia nella transizione energetica, mentre l’europarlamentare di Fratelli d’Italia Nicola Procaccini ha sottolineato come il sistema Italia, con il suo impegno tecnico e scientifico, si stia affermando come punto di riferimento in Europa. Il progetto, ha ricordato, è il frutto di una visione strategica portata avanti dal Governo Meloni, che ha sostenuto il riconoscimento del nucleare come tecnologia sostenibile all’interno della tassonomia europea.

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