L’incontro informale con Piotr Serafin, il Commissario europeo per il bilancio, la lotta antifrode e la pubblica amministrazione, sul prossimo Quadro finanziario pluriennale
Lo scorso 12 febbraio la Commissione europea, ha pubblicato la comunicazione “La strada verso il prossimo quadro finanziario pluriennale” con cui delinea i primi orientamenti per la progettazione del Quadro finanziario pluriennale (QFP) post-2027.
Il dossier “I primi orientamenti della Commissione europea sul Quadro finanziario pluriennale dell’UE post-2027” offre:
- una sintesi dei principali elementi su cui la Commissione intende costruire il prossimo QFP e delle posizioni di Governo e Parlamento;
- la disciplina del QFP, incluso il suo iter legislativo, e la sua struttura e massimali nel periodo corrente 2021-2027;
- un capitolo di approfondimento sui principali contenuti della comunicazione e sulla posizione che sta definendo il Governo italiano.
Il QFP vigente copre un periodo di sette anni, avviato nel 2021, che giunge a scadenza alla fine del 2027. L’obiettivo principale della Commissione è quello di ripensare il bilancio dell’UE affinché possa riflettere e realizzare le sue priorità strategiche.
Gli insegnamenti del recente passato, su tutti pandemia e crisi energetica, e la portata delle sfide che l’Unione si trova ad affrontare, sul piano interno e nel contesto geo-politico globale, impongono, a suo avviso, un approccio fortemente innovativo, sia in termini di entità che di impostazione, basato su:
- piani nazionali con riforme e investimenti chiave, sostanzialmente sul modello dei PNRR, incentrati sulle priorità comuni, compresa la promozione della coesione economica, sociale e territoriale, e concepiti e attuati in partenariato con le autorità nazionali, regionali e locali;
- un Fondo europeo per la competitività con una capacità di investimento a sostegno di settori e tecnologie strategici critici per la competitività dell’UE, tra cui la ricerca e l’innovazione, e di progetti di comune interesse europeo;
- un finanziamento per l’azione esterna che contribuisca anche a una politica estera nuova;
- solide garanzie a tutela dello Stato di diritto;
- entrate potenziate e modernizzate, in particolare tramite nuove risorse proprie, per garantire un finanziamento sufficiente e sostenibile per le priorità comuni, e garantire il rimborso dei prestiti assunti per Next Generation EU (NGEU), contendo al tempo stesso su contributi finanziari stabili da parte degli Stati membri.
All’interno del dossier “I primi orientamenti della Commissione europea sul Quadro finanziario pluriennale dell’UE post-2027” viene presentata l’importanza di un approccio fortemente innovativo, sia in termini di entità che di impostazione, basato su piani nazionali, un Fondo europeo per la competitività, un finanziamento per l’azione esterna per una politica estera nuova, solide garanzie a tutela dello Stato di diritto e entrate potenziate e modernizzate, in particolare tramite nuove risorse proprie.
Per quanto riguarda la posizione negoziale del Governo italiano sul prossimo QFP, l’Italia si è espressa a favore di un bilancio di dimensioni più ampie e dello sviluppo di nuovi strumenti basati sul debito e mirati al finanziamento dei beni pubblici europei così come risulta favorevole a finanziare le nuove priorità, come la difesa e le transizioni verde e digitale, seppur non a scapito della coesione e della PAC.
In relazione a ciò, la Commissione ha individuato diverse sfide strategiche, come ad esempio la competitività europea, le minacce alla sicurezza, i fenomeni migratori, le disparità regionali, la sicurezza alimentare e la protezione della natura, i cambiamenti climatici, i conflitti in corso e la politica di allargamento.
Infine il documento presenta la nuova architettura del prossimo QFP, che risulterà più semplice, mirato, incisivo, flessibile e in grado di realizzare le priorità dell’UE.
I primi orientamenti della Commissione europea sul Quadro finanziario pluriennale dell’UE post-2027