Italia, Francia e Spagna guidano il fronte del no, decisi a difendere l’autonomia della Pac, la Politica agricola comune
La Pac a un bivio. Il Consiglio Ue Agrifish di Bruxelles ha acceso il dibattito su un tema cruciale per il futuro dell’agricoltura europea: l’integrazione dei fondi di Politica agricola comune in un unico bilancio Ue. Una prospettiva che divide le capitali europee e che ha visto emergere un fronte di Paesi contrari a questa ipotesi, decisi a difendere l’autonomia e le risorse dedicate all’agricoltura.
IL FRONTE DEL NO: ITALIA, FRANCIA E SPAGNA E ALTRI PAESI IN DIFESA DELLA PAC
Diversi Stati membri hanno espresso chiaramente la propria contrarietà all’idea di accorpare i fondi Pac con altri programmi europei nel prossimo Bilancio Ue a lungo termine (2028-2034). La Francia è tra quelli che ha chiesto con maggiore nettezza e fermezza che la Pac mantenga un bilancio autonomo. “La futura Politica agricola comune deve mantenere un bilancio dedicato con risorse adeguate alle sfide e deve essere esclusa da qualsiasi piano unico” ha dichiarato la ministra francese dell’Agricoltura, Annie Genevard, sottolineando il rischio di perdita di identità e di riduzione delle risorse per il settore.
L’Italia ha espresso una posizione simile attraverso il sottosegretario Patrizio Giacomo La Pietra, ribadendo il sostegno a una Pac forte e adeguatamente finanziata. Il fronte Sud si completa con la Spagna, schierata anch’essa per il mantenimento di una Pac indipendente, con il ministro Luis Planas Puchades che ha avvertito: “Non si tratta di scegliere tra cannoni e burro. Dobbiamo rafforzare la nostra sicurezza alimentare”.
Al centro della resistenza contro l’accorpamento dei fondi c’è il timore di un indebolimento dell’autonomia agricola europea. Il ministro belga dell’Agricoltura, David Clarinval, ha avvertito che qualsiasi riduzione dei fondi potrebbe mettere a rischio la capacità dell’Ue di garantire la propria autosufficienza alimentare. L’Austria, a sua volta, ha sottolineato la necessità di preservare la Pac come politica comune, evitando che venga frammentata in 27 politiche nazionali diverse.
LA POSIZIONE DELLA COMMISSIONE E IL NODO BILANCIO
Nonostante le forti opposizioni emerse nel dibattito, la Commissione europea non ha ancora fornito risposte dirette a qjueste preoccupazioni. Il commissario Ue all’Agricoltura, Janusz Wojciechowski (nella foto), si è limitato a dichiarare di essere “abbastanza rassicurato” sulla disponibilità di risorse per la prossima Pac, senza però entrare nel merito della questione dell’accorpamento dei fondi. La proposta sul quadro finanziario pluriennale dell’Ue sarà presentata in estate, la partita è ancora aperta, ma già adesso potrebbe decidersi il futuro dell’agricoltura europea.