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Coventry Cio

Cio: chi è Kirsty Coventry, la prima donna presidente in 130 anni

Ex nuotatrice olimpionica dello Zimbabwe, Coventry è la nuova guida del Comitato olimpico internazionale (Cio)

E’ la prima donna e la più giovane leader dell’organizzazione nei suoi 130 anni di storia. Stiamo parlando di Kirsty Coventry, eletta presidente del Comitato olimpico internazionale. Con 41 anni e una carriera sportiva straordinaria alle spalle, ha ottenuto una vittoria netta alla prima votazione, raccogliendo 49 voti su 97. La sua elezione segna un momento storico per lo sport mondiale, che si prepara ad affrontare nuove sfide tra innovazione tecnologica, cambiamenti climatici e questioni geopolitiche.

CHI E’ KIRSTY COVENTRY

Ex nuotatrice olimpionica dello Zimbabwe, Coventry ha partecipato a cinque edizioni dei Giochi, conquistando due medaglie d’oro nei 200 metri dorso (Atene 2004 e Pechino 2008). Laureata negli Stati Uniti, è stata anche ministro dello Sport e della Gioventù nel suo paese. La sua elezione al vertice del Cio segna una svolta significativa, interrompendo una tradizione ultracentenaria in cui la presidenza è stata sempre occupata da uomini e, fino a oggi, esclusivamente da occidentali.

LE SFIDE DELLA NUOVA PRESIDENZA

Nei prossimi otto anni, Coventry e il suo esecutivo saranno chiamati a gestire questioni delicate e complesse. Tra i primi temi da affrontare c’è la reintegrazione degli atleti russi nel contesto sportivo internazionale, una questione ancora aperta dopo le sanzioni imposte a seguito dell’invasione dell’Ucraina. Inoltre, il Cio dovrà affrontare i problemi legati al cambiamento climatico, che rischia di ridurre il numero di città idonee a ospitare i Giochi olimpici invernali.

Coventry eredita un’organizzazione profondamente trasformata dai suoi predecessori, con un modello di gestione che ha progressivamente abbandonato l’ideale dell’amatorialità per abbracciare una forte dimensione commerciale. La sostenibilità finanziaria dell’evento e la lotta al doping rimangono temi centrali per il futuro del movimento olimpico.

UNA LUNGA TRADIZIONE DI LEADERSHIP MASCHILE PER IL CIO

La storia della presidenza del Comitato olimpico inizia nel 1894 con il greco Dimitrios Vikelas, eletto durante il Congresso di Parigi che sancì la rinascita dei Giochi olimpici moderni. A lui successe il barone Pierre de Coubertin, padre fondatore dell’Olimpismo, che stabilì i principi fondamentali dell’organizzazione e creò il simbolo dei cinque cerchi intrecciati.

Nel corso del XX secolo, la presidenza del Cio è passata attraverso figure chiave come il belga Henri de Baillet-Latour, che si trovò a gestire le Olimpiadi di Berlino del 1936 sotto il regime nazista, e l’americano Avery Brundage, noto per la sua rigida difesa dell’amatorialità e per la controversa decisione di proseguire i Giochi di Monaco 1972 nonostante l’attentato terroristico che costò la vita a 11 atleti israeliani.

L’ERA MODERNA DEL CIO

Negli ultimi decenni, il Cio ha vissuto profonde trasformazioni sotto la guida di presidenti come Juan Antonio Samaranch (1980-2001), che ha modernizzato l’organizzazione introducendo sponsorizzazioni e diritti televisivi, e Jacques Rogge (2001-2013), che ha posto grande enfasi sulla lotta al doping.

L’attuale presidente uscente, Thomas Bach, ha guidato l’ente dal 2013 e lascerà il suo incarico il 23 giugno. Durante il suo mandato ha promosso l’inclusione, l’equità di genere e la sostenibilità, affrontando anche il difficile rinvio delle Olimpiadi di Tokyo 2020 a causa della pandemia. Con Coventry al timone, il Comitato olimpico internazionale apre un nuovo capitolo della sua storia, segnato da una leadership giovane, innovativa e con una prospettiva globale.

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