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L’audizione del prof. Mario Draghi in merito al Rapporto sul futuro della competitività europea

Oggi il prof. Mario Draghi interviene davanti alle Commissioni riunite (V, X, XIV). Il dossier riporta una sintesi del recente intervento del prof. Mario Draghi alla settimana parlamentare europea svolta a Bruxelles il 17 e 18 febbraio 2025, e descrive sinteticamente i principali contenuti del “Rapporto sul futuro della competitività europea”

Il dossier presenta la documentazione relativa alle audizioni del professor Mario Draghi in merito al “Rapporto sul futuro della competitività europea”.

Il documento esamina le ricadute del possibile sviluppo di una nuova strategia industriale e l’individuazione di un nuovo approccio europeo per garantire che la crescita della produttività e l’inclusione sociale vadano di pari passo.

L’UE deve colmare un profondo divario con i suoi competitors, USA e Cina su tutti, in materia di innovazione e tecnologie avanzate. Il rapporto propone un programma per avvicinarci ai paesi più avanzati ed individua le azioni principali per affrontare i fattori di debolezza che ostacolano l’innovazione. Tra le varie richieste vi è quella di riformare il prossimo programma quadro di R&I dell’UE in termini di orientamento, allocazione degli stanziamenti, governance e dotazione finanziaria.

Grande attenzione al tema della ricerca e dello sviluppo. Al fine di migliorare il coordinamento della R&I pubblica tra gli Stati membri, il rapporto propone di istituire un’Unione per la Ricerca e l’Innovazione e lanciare un “Piano d’azione europeo per la ricerca e l’innovazione”, elaborato dagli Stati membri insieme alla Commissione, alla comunità dei ricercatori e alle parti interessate del settore privato. Il dossier, a seguire, pone l’ambizioso obiettivo di raddoppiare il sostegno alla ricerca fondamentale attraverso il Consiglio europeo della ricerca (CER) e di introdurre un programma “CER per le istituzioni” al fine di attrarre e trattenere i migliori studiosi accademici assumendoli come funzionari europei.

Uno degli ingredienti della ricetta per la competitività europea presentata dal prof. Draghi è relativa all’aumento, in modo considerevole, della capacità di calcolo dedicata all’addestramento e allo sviluppo algoritmico dei modelli di IA e di sviluppare un “modello federato di IA”, di facilitare il consolidamento del settore delle telecomunicazioni per ottenere tassi di investimento più elevati nella connettività e per ultimo sostenere ed espandere la R&I per il settore farmaceutico.

Il rapporto dedica un’ampia trattazione al capitolo della transizione energetica. L’obiettivo è decarbonizzare ma preservando la competitività industriale.La strada è il mix energetico e la combinazione di approcci politici per i vari settori: lo sviluppo di un piano comune per la decarbonizzazione e la competitività. Tra i vari obiettivi a riguardo vi è quello di ridurre i costi dell’energia per gli utenti finali, accelerando il processo di decarbonizzazione nel settore energetico in modo efficiente e attraverso un approccio tecnologicamente neutrale, proponendo, inoltre, di ridurre la volatilità dei prezzi del gas naturale, istituire un regolamento commerciale comune, scindere la remunerazione delle energie rinnovabili e del nucleare dalla produzione da combustibili fossili e abbassare la tassazione energetica.

Un capitolo importante è quello della dipendenza dell’Europa dall’esterno in una serie di settori e, tra questi, quello della difesa. Il dossier esplicita la necessità di recuperare il ritardo accumulato in termini di spesa per la difesa e di ricostituire le scorte esaurite predisponendo ulteriori investimenti e riducendo così le vulnerabilità esterne. In particolare, uno degli obiettivi che il rapporto Draghi individua nel settore della difesa e dello spazio è quello di rafforzare la capacità industriale tramite interventi come la definizione di un nuovo e più snello modello di governance tra gli organi dell’UE, l’istituzione di un Commissario per l’industria della difesa, l’affidamento ad un’autorità industriale di difesa centralizzata dell’UE della programmazione e dell’approvvigionamento congiunto della difesa dell’UE e la revisione delle norme e delle procedure interne. Inoltre per il fabbisogno finanziario utile all’UE per raggiungere i suoi obiettivi è necessario sbloccare gli investimenti, sia pubblici che privati, anche mediante incentivi fiscali.

La conclusione del dossier si focalizza sui dazi imposti dagli USA su Canada, Messico, Cina e UE, denunciando la mancanza di reciprocità commerciale. A tal fine è proposto un Fair and Reciprocal Plan per riequilibrare le tariffe, tra l’altro viene sottolineato che le questioni relative ai dazi e agli scambi commerciali rientrano nella competenza esclusiva dell’UE, il che significa che solo l’Unione può adottare decisioni vincolanti in questo ambito, limitando, dunque, l’azione degli Stati membri.

Audizione del professor Mario Draghi in merito al Rapporto sul futuro della competitività europea

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