L’allarme di Sima per le tradizioni del Carnevale: coriandoli e stelle filanti inquinanti e fanno male alla salute
Adesso è il turno del Carnevale. Sembra infatti che una delle ricorrenze più folkloristiche dell’anno, con le sue tradizioni colorate e festose, nasconda un’insidia per l’ambiente e la salute umana. La Società italiana di Medicina ambientale ha lanciato un appello ai sindaci italiani per fermare l’uso di coriandoli e stelle filanti in plastica, sempre più diffusi nelle celebrazioni.
Se in passato questi simboli del Carnevale erano realizzati esclusivamente in carta, oggi molti prodotti contengono microplastiche, utilizzate per ottenere effetti metallizzati, glitterati o fosforescenti. Il problema, secondo Sima, è che queste particelle non si degradano facilmente: possono restare nell’ambiente fino a 600 anni, causando gravi danni agli ecosistemi.
GLI IMPATTI SULLA SALUTE, UN RISCHIO INVISIBILE
L’inquinamento da microplastiche non si limita all’ambiente, ma ha conseguenze anche sulla salute. Secondo gli esperti, queste particelle finiscono nel mare, nell’acqua potabile, nel suolo e persino nell’aria, entrando nel nostro organismo attraverso il cibo e l’acqua che consumiamo.
Le ricerche – sottolineano i medici della Sima – indicano che le microplastiche possono contribuire all’insorgenza di problemi cardiovascolari, aumentando il rischio di infarto e ictus. Inoltre possono danneggiare il sistema endocrino, il sistema nervoso, il sistema respiratorio e quello riproduttivo, rendendo il problema ancora più grave.
L’APPELLO AI SINDACI: SEGUIRE L’ESEMPIO DI VENEZIA
Per affrontare questa emergenza, la Sima chiede ai primi cittadini di adottare ordinanze locali che vietino l’uso di coriandoli e stelle filanti in plastica. Un esempio concreto arriva dal Comune di Venezia, che ha già introdotto misure per limitare la diffusione di questi prodotti.
“Chiediamo ai sindaci di tutta Italia di seguire questa strada per tutelare l’ambiente e la salute pubblica” ha dichiarato Alessandro Miani, presidente della società. Un intervento normativo locale potrebbe ridurre significativamente l’inquinamento da microplastiche legato al Carnevale.