Una rosa sempre più affollata per il centrodestra in Toscana, quattro i candidati per la Presidenza della Regione. Da Forza Italia ben due nomi, e ora si dovrà fare sintesi
Si allarga il ventaglio di nomi nel centrodestra per la corsa alla presidenza della Toscana. In vista delle prossime elezioni regionali, la coalizione ha messo sul tavolo quattro candidati. L’ultima mossa, abbastanza a sorpresa e inusuale, è arrivata da Forza Italia, che ha deciso di proporre non uno, ma ben due nomi: la deputata e vicesegretaria nazionale Deborah Bergamini e il capogruppo in Consiglio regionale e coordinatore toscano del partito Marco Stella. Una scelta che, come sottolineato dal partito, è stata condivisa dal segretario nazionale Antonio Tajani.
PERCHE’ FORZA ITALIA HA PRESENTATO DUE CANDIDATI ALLA PRESIDENZA
Un tentativo di sparigliare, dopo le accelerazioni delle scorse settimane degli alleati. E che probabilmente non ha come obiettivo finale neppure la candidatura in Toscana (che già in partenza viene data quasi per persa), bensì la classica ‘logica pacchetto’. Le candidature di Bergamini e Stella, fanno sapere infatti da Forza Italia, “sono a disposizione del tavolo regionale e a disposizione del tavolo nazionale nella consapevolezza che la Toscana rientra in uno scacchiere di sei Regioni che vanno al voto”, e che include anche Veneto, Puglia, Marche, Valle d’Aosta e Campania.
LE MOSSE DI LEGA E FRATELLI D’ITALIA E LE TENSIONI NELLA COALIZIONE
Prima dell’annuncio di Forza Italia, la Lega aveva già avanzato la candidatura di Elena Meini, attuale capogruppo del partito in Consiglio regionale. Fratelli d’Italia, invece, punta da tempo sul sindaco di Pistoia e coordinatore regionale Alessandro Tomasi, considerato una figura forte all’interno del partito.
L’abbondanza di nomi riflette la vivacità interna alla coalizione, ma anche la necessità – e la difficoltà – di trovare un accordo condiviso. “Abbiamo scelto di mettere in campo due profili perché pensiamo che allargare la rosa delle candidature sia una cosa che arricchisce il centrodestra e la possibilità del tavolo nazionale di scegliere la donna o l’uomo migliore per le regionali in Toscana”, ha spiegato Marco Stella. Il centrodestra si riunirà la prossima settimana per confrontarsi su nomi e programma elettorale, con l’obiettivo di individuare un candidato unitario.
E’ chiaro che il semplice fatto di dover ostentare la ricerca dell’unità nasconde un clima di tensioni all’interno della coalizione. Anche Maurizio Lupi, leader di Noi Moderati, ha sottolineato l’importanza dell’unità: “Quello che ci interessa è che la coalizione di centrodestra sia unita, che torni ad essere in tutte le regioni una proposta seria e credibile di governo. Il candidato sarà quello che meglio interpreta questa proposta”.
IL CONFRONTO CON GIANI E IL SEGNALE DI DEBOLEZZA DEL CENTRODESTRA
Sul fronte opposto, il governatore uscente Eugenio Giani, in quota Pd, non ha mai nascosto la volontà di ricandidarsi per un secondo mandato, pur ribadendo che la decisione finale spetta al suo partito. Ancora incerto, invece, il quadro delle alleanze nel centrosinistra, con il Movimento 5 Stelle che potrebbe giocare un ruolo chiave.
Secondo un recente sondaggio Emg, Giani avrebbe un vantaggio di 10 punti su Tomasi come possibile sfidante, un distacco che potrebbe aumentare fino al 15% in caso di un’alleanza con il M5s. Un quadro ancora in evoluzione, mentre il centrodestra continua a lavorare per trovare la propria sintesi. E c’è chi vede, in questa diversità di offerta di nomi da parte del centrodestra un segnale di debolezza, un’ammissione che la partita in Toscana è alquanto proibitiva.