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Zakharova

Chi è Maria Zakharova, la portavoce russa che ha contestato Mattarella

E’ lei ad aver acceso la miccia dello scontro diplomatico Italia-Russia dopo le parole critiche nei confronti del capo dello Stato italiano

La sua figura non passa quasi mai inosservata. Soprattutto, è quello che dice che lascia il segno, con annesse polemiche il più delle volte. E anche così è stato, con riferimento alle dure critiche rivolte al presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella.

Stamo parlando di Maria Zakharova, la portavoce del ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov, di cui gestisce la comunicazione. Il suo volto ha iniziato a fare capolino sulle tv degli italiani in particolare dallo scoppio della guerra in Ucraina, dopo l’invasione russa.

CHI E’ MARIA ZAKHAROVA

Nata a Mosca il 24 dicembre 1975, proviene da una famiglia di diplomatici e dal 2015 è la voce ufficiale del ministero. Un po’ la sua ombra, un po’ il suo scudo.Ha trascorso buona parte dell’infanzia a Pechino, al seguito della famiglia, e si è laureata in sinologia presso l’Università di Mosca con una tesi particolarmente complessa. L’ingresso nel Ministero degli Esteri è stato quasi naturale: prima come giornalista, poi, dal 2011 al 2015, come vice direttrice del dipartimento di informazione. Il suo nome ha iniziato a circolare anche fuori dalla Russia, tanto che nel 2016 la BBC l’aveva inserita tra le 100 donne più influenti del mondo.

Ora, però, la percezione in Occidente è ben diversa: nel 2022 l’Unione europea l’ha sanzionata ufficialmente definendola una “figura centrale della propaganda governativa”, mentre il ministro della Difesa britannico Ben Wallace è arrivato a chiamarla “pazza come Putin”, un’uscita che lei ha liquidato come “machista e ridicola”.

I PRINCIPALI SCONTRI CON LE DIPLOMAZIE EUROPEE

La sua retorica tagliente, la predisposizione a una narrazione che potremmo definire autarchica, non ha risparmiato nessuno. Nel 2017 attaccò l’Unione europea accusandola di ipocrisia nella gestione delle crisi di Catalogna e Ucraina, entrambe legate all’indipendenza. Nel 2021 puntò il dito contro Defender-Europe 21, una massiccia esercitazione militare della Nato che coinvolgeva anche Romania, Bulgaria ed Estonia.

L’immagine che ha colpito di più rimane quella del 16 febbraio 2022 quando, con il mondo intero in allerta per i movimenti delle truppe russe, si fece beffe dei media occidentali: “Ci dite le date esatte dell’invasione? Così posso pianificare le ferie”. Otto giorni dopo, il 24 febbraio, i carri armati di Mosca entravano in Ucraina.

Frequenti sono stati gli scontri a distanza anche con la diplomazia italiana. Come quello del luglio 2022  con l’allora ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. Tutto ebbe origine dalle parole del titolare della Farnesina il quale, nel tentativo di scongiurare la fine anticipata del governo Draghi e un ritorno alle urne nel pieno della crisi internazionale ed energetica dovuta al conflitto in Ucraina, affermò che con un epilogo del genere al Cremlino avrebbero “brindato”. Da Mosca replicò proprio la Zakharova: “Noi applichiamo il principio di non ingerenza”. E il battibecco poi continuò. Fino all’ultimo duro scontro sulle parole del presidente Mattarella.

DAL 2023 ZAKHAROVA NELLA LISTA NERA DELL’UE

Dal 2023 il suo nome compare nella lista nera dell’Ue, con restrizioni sui viaggi e il congelamento dei beni. Ma questo non sembra aver intaccato la sua immagine in Russia, dove rimane una delle figure più riconoscibili del regime di Putin. Sicuramente anche grazie al suo aspetto: bionda, sempre impeccabile, abiti colorati e trucco curato, sa come “bucare lo schermo” e far parlare di sé. I suoi profili social sono seguitissimi, anche da utenti occidentali.

Zakharova ha un rapporto diretto con lo ‘zar’ russo, e la sintonia tra i due è evidente. Quando parla, non è solo la portavoce di Lavrov, ma la voce di un’intera strategia. Per questo quando parla ha puntato addosso i riflettori dei media mondiali.

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