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Juri Ue

Chi sono i commissari Ue ‘rimandati’ dal Juri e perché

Ilfattoquotidiano.it in esclusiva riferisce i motivi per cui dieci commissari designati in Ue, tra cui l’italiano Fitto, sono sotto osservazione della commissione Juri

La commissione Affari Giuridici (Juri) del Parlamento europeo ha recentemente sospeso l’approvazione di dieci commissari Ue designati, chiedendo ulteriori chiarimenti su potenziali conflitti di interesse. Tra i nomi emersi figurano personalità di spicco come l’italiano Raffaele Fitto e l’olandese Wopke Hoekstra. Il compito del Juri è valutare la trasparenza delle dichiarazioni patrimoniali dei candidati e garantire che non vi siano situazioni che potrebbero compromettere l’integrità del loro mandato.

I COMMISSARI SOTTO ESAME: FOCUS SU FITTO E HOEKSTRA

Il caso di Raffaele Fitto, designato come commissario per la Coesione e le Riforme, ha suscitato particolare attenzione. Come riporta ilfattoquotidiano.it in esclusiva, il Juri ha richiesto chiarimenti su alcune delle sue partecipazioni immobiliari, oltre che su un mutuo da 600mila euro non dichiarato. Fitto possiede sette appartamenti, terreni e una quota del 15% in una farmacia a Brindisi, il cui valore è stimato intorno ai 150mila euro. Tuttavia, non aveva riportato il mutuo per l’acquisto di un appartamento a Roma, ritenendo che, trattandosi di un’abitazione personale, non fosse necessario menzionarlo. Fitto ha giustificato la mancata dichiarazione, specificando che la maggior parte del suo patrimonio proviene da eredità, e che i mutui precedentemente contratti per alcuni immobili sono già stati estinti.

Wopke Hoekstra, ex ministro delle Finanze dei Paesi Bassi, è probabilmente il commissario più in difficoltà. Hoekstra è stato consulente per la multinazionale petrolifera Shell ed è coinvolto nello scandalo dei Pandora Papers per aver investito in una società offshore nelle Isole Vergini Britanniche. Il Juri ha chiesto informazioni dettagliate sulla sua precedente collaborazione con la società di consulenza McKinsey, collaborazione che non era stata chiarita nei documenti iniziali. Questo aspetto risale al 2023, quando Hoekstra era stato designato come sostituto di Frans Timmermans, ex commissario per il Clima .

ALBUQUERQUE E ALTRI CASI DELICATI

Un altro commissario sotto esame è la portoghese Maria Luís Albuquerque, designata ai Servizi Finanziari. Ex ministra dell’Economia del Portogallo, Albuquerque è stata successivamente assunta da Arrow Global e Morgan Stanley Europe. Il Juri ha chiesto prove concrete che attestino la cessazione dei suoi rapporti con queste società private, per assicurare che non vi siano conflitti d’interesse legati al suo passato nel settore privato.

Anche Dubravka Šuica, croata delegata al Mediterraneo, è stata invitata a chiarire la sua partecipazione nella compagnia di navigazione Atlantska Plovidba. Sebbene il valore delle sue 69 quote sia limitato, la loro detenzione è in conflitto diretto con la sua delega. Šuica ha promesso di vendere le sue quote per risolvere rapidamente la questione.

DICHIARAZIONI FINANZIARIE INCOMPLETE, IL QUADRO GENERALE

La maggior parte dei commissari sottoposti a verifica, sottolinea sempre ilfattoquotidiano.it, ha presentato dichiarazioni patrimoniali in cui sosteneva di non avere interessi finanziari personali o di familiari superiori a 10mila euro, che potessero causare conflitti d’interesse. Tra questi figurano il francese Stéphane Séjourné, la finlandese Henna Maria Virkkunen, la slovena Marta Kos e la rumena Roxana Minzatu. Tuttavia, le indagini della commissione hanno rilevato che queste affermazioni, pur ribadite dai candidati, contenevano dettagli insufficienti o potenzialmente fuorvianti.

Il caso della slovena Marta Kos ha destato particolare interesse. La sua dichiarazione finanziaria ometteva di menzionare due portafogli di investimenti dal valore complessivo di circa 1 milione di euro, uno dei quali composto da azioni in settori potenzialmente in conflitto con il suo incarico, tra cui alimentare, sanitario e immobiliare. Kos ha spiegato che tali portafogli sono gestiti autonomamente da due istituti bancari e ha garantito che non vi è alcuna incompatibilità con le sue funzioni.

LE ALTRE POSIZIONI SOTTO VERIFICA

Il greco Apostolos Tzitzikostas, designato ai Trasporti Sostenibili e al Turismo, ha dichiarato di possedere un patrimonio immobiliare significativo, tra cui terreni agricoli, appartamenti, negozi e partecipazioni in attività produttive come impianti lattiero-caseari. La commissione Juri ha chiesto ulteriori spiegazioni sull’origine dei fondi utilizzati per questi acquisti, ma Tzitzikostas ha confermato che la maggior parte dei beni è stata ereditata dai genitori.

Infine, alla bulgara Ekaterina Zaharieva, designata alle Startup, Ricerca e Innovazione, sono stati richiesti chiarimenti sulle partecipazioni del marito in una società di architettura e design. Zaharieva ha fornito i dettagli richiesti, chiarendo che tali partecipazioni non costituiscono un conflitto d’interesse con la sua futura posizione.

Il processo di verifica del Juri continuerà, Raffaele Fitto, Wopke Hoekstra e gli altri “rimandati” dovranno ora fornire risposte più precise prima di poter entrare a far parte della nuova squadra di Ursula von der Leyen.

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