Skip to content

rendite catastali

Superbonus e rendite catastali, cosa prevede la legge

Tempesta in un bicchier d’acqua sulle parole del ministro Giorgetti sulla revisione e l’aggiornamento delle rendite catastali 

Nessuna “stangata” sulla casa. La Lega lo sta ripetendo in tutte le lingue per cercare di allontanare le polemiche dopo le affermazioni, fuorviate o meno, del ministro (leghista) Giancarlo Giorgetti, ovvero il detentore delle chiavi dei conti pubblici italiani, sulla revisione delle rendite catastali per chi ha usufruito del superbonus. Concetti simi al Carroccio sono stati ribaditi anche da Forza Italia, per cui la tutela della casa sin dalla fondazione del partito è stata da sempre uno dei cavalli di battaglia di Silvio Berlusconi.

LE PAROLE DEL MINISTRO GIORGETTI…

Ma cosa ha detto il ministro dell’Economia? In audizione davanti alle commissioni Bilancio riunite di Camera e Senato sul Psb, Giorgetti ha spiegato che tra le riforme del Piano c’è anche “l’aggiornamento degli archivi catastali che dovrà includere le proprietà ad oggi non censite e valori catastali rivisti per quegli immobili che hanno conseguito un miglioramento strutturale, a seguito di interventi di riqualificazione finanziati in tutto o in parte da fondi pubblici”.

Parole che hanno generato la classica tempesta in un bicchier d’acqua, tanto da far titolare a Repubblica ‘Bonus casa, arriva la tassa’ e a La Stampa ‘Tasse sulle case del superbonus’.

… E L’ESEGESI DI CONFEDILIZIA

A cercare di mettere un po’ di ordine ci ha pensato Confedilizia, con il presidente Giorgio Spaziani: “Ricapitoliamo – scrive su X -: il ministro dell’Economia legge in audizione un documento in cui si parla di ‘aggiornamento degli archivi catastali che dovrà includere: le proprietà ad oggi non censite; valori catastali rivisti per quegli immobili che hanno conseguito un miglioramento strutturale, a seguito di interventi di riqualificazione finanziati in tutto o in parte da fondi pubblici’. Nella replica, il ministro specifica che si tratta di cercare le case fantasma; verificare che chi ha fatto i lavori abbia aggiornato i dati catastali. Entrambe le attività rientrano nell’ordinarietà. Se le cose stanno così caso chiuso”.

FDI: GIUSTO L’AGGIORNAMENTO CATASTALE PER I BONUS

Sulla stessa frequenza il deputato Marco Osnato, responsabile Economia di FdI, secondo cui “quanto detto dal ministro Giancarlo Giorgetti mi sembra in linea con quanto abbiamo sostenuto sul Superbonus, non è una novità sconvolgente. Un aggiornamento catastale è normale quando si sono utilizzati i soldi di tutti per ristrutturare le case ed aumentarne il valore. Noi giustamente vogliamo far sì che questo investimento che hanno fatto tutti gli italiani abbia anche un carattere di equità. A maggior ragione per il Superbonus, ma anche per quanto riguarda gli altri bonus che hanno aumentato i valori degli immobili. Ci sarà in manovra un intervento su questo, mi sembra un’azione di equità”.

DAL MINISTRO NESSUNA NOVITA’

Come ricorda anche il Corriere della sera “in realtà il ministro dell’Economia non ha detto nulla che non fosse già conosciuto. In realtà la revisione delle rendite per chi ha ottenuto il Superbonus era già prevista dalla Legge di Bilancio 2024 (articolo 1, commi 86 e 87) ed è stata ribadita dalla circolare 13/E/2024 dello scorso 13 giugno e i contribuenti avrebbero dovuto segnalare loro stessi alle Entrate la modifica delle caratteristiche dei loro immobili perché si procedesse alla revisione”. Il nodo è che, probabilmente, in tanti non avranno dato seguito alle disposizioni e, anche in questo caso, i controlli sono alquanto deficitari.

COS’E’ LA RENDITA CATASTALE E COME SI CALCOLA

Cos’è la rendita catastale? Come puntualizza LaPresse in una scheda, in sostanza è il valore fiscale che viene attribuito al fabbricato e rappresenta la base su cui calcolare il valore del fabbricato ai fini tributari, come l’Imu, le imposte sulle successioni, le imposte di registro nella compravendita da privati, e anche per la determinazione del valore erariale, come la sua redditività. Come si calcola? Sulla base delle dimensioni della casa e la tariffa d’estimo unitaria, un valore numerico elaborato dall’Agenzia delle Entrate del Territorio, che varia in base alla zona in cui è situato l’immobile e alla sua destinazione d’uso. Le abitazioni per esempio sono in categoria A con 11 classi diverse.

Le disposizioni prevedono che andrebbe aggiornata quando aumenta il valore dell’immobile, a seguito di lavori migliorativi (per esempio installando nuovi impianti tecnologici come pannelli fotovoltaici, usando materiali migliori nella ristrutturazione, se si cambia la pianta della casa modificando il numero di stanze, aggiungendo un bagno, un armadio a muro, una veranda, un soppalco. L’aggiornamento spetta al proprietario, che deve comunicarlo entro 30 giorni dalla conclusione dei lavori attraverso un tecnico abilitato.

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER
Torna su