Dal Caporalato al granchio blu, ecco i concetti chiave del decreto Agricoltura diventato legge
Dopo il ddl Nordio, un altro provvedimento è legge: stiamo parlando del Decreto Agricoltura, fortemente voluto dal ministro Francesco Lollobrigida e tema identitario per Fratelli d’Italia. L’Aula della Camera ha dato il via libera definitivo con 148 sì, 71 no e un astenuto.
I CONCETTI CHIAVE DEL DECRETO AGRICOLTURA
Si va dagli interventi per la lotta al caporalato alla nomina di un commissario straordinario nazionale per contenere la diffusione del granchio blu, dalle misure per coprire i danni alle coltivazioni e agli allevamenti, come per esempio Xylella e peste suina, alle norme sugli impianti fotovoltaici. Poi sono previste anche azioni contro le pratiche sleali, per la trasparenza dei mercati e il sostegno alle imprese con sgravi fiscali in caso di calo della produzione.
Nel provvedimento trova spazio infine il registro telematico dei cereali per scorte e tracciabilità, così come viene spostato al 31 agosto 2024 il termine per le richieste di assegnazione del gasolio agricolo. Prorogata al 31 dicembre 2025 la sperimentazione in campo delle tecniche di evoluzione assistita. Ecco i capitoli principali del provvedimento.
IL DECRETO AGRICOLTURA IN PILLOLE
Per il Caporalato – che riporta una scheda Ansa – viene istituita una banca dati inter-operativa tra ministeri del Lavoro, Agricoltura, Interno, Inps, Inail, Agea, Istat ed Ispettorato nazionale del lavoro (Inl) per sviluppare una strategia complessiva di contrasto più una banca dati degli appalti privati in agricoltura, con sanzioni amministrative fino a 15.000 euro, a carico del committente e dell’appaltatore per le violazioni della normativa nazionale. Assunti 514 nuovi ispettori Inps e Inail.
In tema di Impianti fotovoltaici a terra, è vietata l’installazione a terra nelle aree agricole, salvo deroghe che riguardano cave (anche quelle già oggetto di rispristino ambientale), miniere, aree in concessione di ferrovie e aeroporti, aree di rispetto delle autostrade, aree interne ad impianti industriali e discariche; aree sulle quali già insistono impianti, purché non comporti incremento della superficie già utilizzata; rimodulazione della tassazione per impianti a terra.
DAL GRANCHIO BLU AGLI INTERVENTI PER LA PESTE SUINA AFRICANA
Per il granchio blu, in arrivo 12 milioni di euro a sostengo delle imprese, che si sommano ai 13,4 milioni già stanziati per la filiera; previsto un commissario straordinario fino al 31 dicembre 2026 che dovrà varare un piano di contenimento entro 90 giorni per 10 milioni di euro.
Per il capitolo emergenze fitosanitarie sono previsti interventi per kiwi (4 milioni di euro che si sommano ai 5 già stanziati); contro la peronospora (40 milioni di euro che si sommano ai 7 già stanziati in precedenza) e per combattere la Xylella (30 milioni per reimpianto e riconversione delle colture di ulivo).
Sugli eventi climatici arrivano 15 milioni di euro del Fondo di solidarietà nazionale per interventi sulla siccità in Sicilia e 8 milioni per i danni causati dalle frane conseguenti alle alluvioni in Emilia Romagna, Toscana e Marche. Le risorse saranno gestite attraverso Agricat potenziato con 5 milioni di euro.
Sulla peste suina africana, tra l’altro, vengono stanziati 20 milioni di euro per finanziare interventi di biosicurezza (oltre ai 50 di precedenti norme). Previste anche 177 unità di personale delle Forze Armate così come l’impiego di visori notturni per la caccia al cinghiale e l’estensione all’attività di caccia e l’ampliamento del numero delle associazioni venatorie legittimate allo svolgimento dell’attività di vigilanza venatoria.
Per la brucellosi e tubercolosi bovina, infine, arriva la nomina di un Commissario straordinario nazionale con una durata di 24 mesi (prorogabile una volta).