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Chi è Mark Rutte, il prossimo segretario della Nato

Il premier uscente olandese Rutte dal prossimo 2 ottobre prenderà il timone della Nato al posto di Stoltenberg

Come ampiamente preventivato, l’olandese Mark Rutte sarà il successore di Jens Stoltenberg al timone della Nato. L’ultimo ostacolo alla sua corsa alla guida dell’Alleanza atlantica è stato rimosso dopo la decisione del presidente della Romania Klaus Iohannis di ritirare la sua candidatura.

Iohannis era l’ultimo tra i leader dei 32 alleati a non aver ancora dato il suo consenso alla nomina del premier olandese uscente. Ungheria e Slovacchia avevano infatti ritirato le riserve nei giorni scorsi. Rutte sin dall’inizio è stato fortemente sostenuto dal Regno Unito e subito dopo da Stati Uniti, Francia e Germania.

Il Consiglio Atlantico può a questo punto, in teoria, attivare la procedura del silenzio per ratificare la nomina in ogni momento ma sembra che ci sia l’intenzione di finalizzare la successione a Jens Stoltenberg nel corso del summit di Washington (9-11) e concedere così all’ex premier norvegese l’onore delle armi. Rutte entrerà in carica il 2 ottobre prossimo.

CHI E’ MARK RUTTE

Rutte, 57 anni, è attualmente primo ministro olandese con un incarico transitorio dopo l’exploit del leader di estrema destra Geert Wilders alle elezioni dello scorso novembre e le difficoltà dello stesso Wilders a rilanciare i colloqui sulla formazione di un nuovo governo.

Figura familiare sulla scena europea dopo 13 anni come primo ministro, i diplomatici lo avevano già indicato come favorito dai pesi massimi della Nato. Lo scorso ottobre aveva dichiarato ai media olandesi che gestire l’alleanza militare era un lavoro “molto interessante” e che sarebbe stato aperto alla prospettiva. Rutte è il quarto olandese a capo dell’Alleanza atlantica.

E’ sempre stato un rigorista nei conti pubblici Ue, una spina nel fianco dell’Italia che nel 2023, secondo Eurostat, ha un rapporto debito/pil superiore al 137%. Per ingraziarsi Giorgia Meloni, nonostante i diversi punti di vista sui conti, Rutte nel 2023 volò con Von der Leyen e la premier italiana a Tunisi per il pacchetto di aiuti da 255 milioni di euro a sostegno del bilancio dello Stato nordafricano e per la gestione dei flussi migratori.

RUTTE NELLA VITA PRIVATA

Rutte – come ricorda l’Agi – è un uomo inflessibile anche nella sua vita personale: nel maggio 2020 sua madre morì. Il premier, per rispettare le restrizioni sul coronavirus, andò a trovarla solo l’ultima notte, dopo otto settimane di lontananza coatta. “Non voglio violare le norme” disse Rutte. Il suo ristorante preferito è italiano. Si chiama ‘L’Impero Romano’. E’ il locale dove portò a cena Giuseppe Conte, allora Presidente del Consiglio, nella sua visita all’Aja. Ed è lo stesso locale dove nel weekend Rutte si concede un momento di relax con la sorella. Il suo piatto preferito è il minestrone. Prima della carriera politica Rutte è stato manager della multinazionale Unilever, responsabile delle risorse umane.

All’università ha studiato storia. Figlio di imprenditori protestanti e ultimo di sette fratelli, Mark Rutte ha avuto diversi lutti in famiglia: prima della madre il premier ha perso il padre, una sorella e un fratello, quest’ultimo morto di Aids nel 1989. Ama l’arte e la musica ed è un pianista mancato. Tifoso del Feyenoord, Rutte è scapolo: inscalfibile persino di fronte all’amore. Frugale fino al midollo, vive ancora nell’appartamento che ha preso dopo l’università e in città, quando gli impegni glielo consentono, si sposta solo in bici o al massimo con una vecchia Saab di seconda mano.

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