“Ennesimo caso sconcertante” scrive il cdr di Repubblica nei confronti della Direzione di Molinari. Al centro della contesa un articolo pro Israele di Denis MacEoin, che però è morto nel 2022 e la lettera datata al 2011
Nuova bufera sul direttore di Repubblica Maurizio Molinari. E nuova presa di distanza del comitato di redazione, con sberleffi sui social. Al centro della querelle questa volta una lettera pro Israele pubblicata sul giornale cartaceo a firma di Denis MacEoin, come “risposta – si legge nel sommarietto – alla mozione presentata dall’Associazione studentesca dell’Università di Edimburgo per boicottare tutto ciò che è israeliano e in cui si afferma che Israele è governato da un regime di apartheid”.
REPUBBLICA PUBBLICA UNA LETTERA (DEL 2011) DI MACEOIN (MORTO NEL 2022)
Il titolo dell’articolo, con richiamo in prima pagina, è “Cari studenti, Israele non è un regime” e MacEoin viene presentato come “storico e professore, un esperto di affari di Medio Oriente ed è stato caporedattore della rivista Middle East Quarterly”.
Che qualcosa non quadra emerge subito sui social. Tra i vari tweet quello che del giornalista e inviato di Famiglia cristiana Roberto Zichittella, che scrive: “Oggi Repubblica apre le pagine di cultura con questo intervento firmato dall’accademico britannico Denis MacEoin. Forse MacEoin scrive dall’aldilà, infatti è morto il 6 giugno 2022. Ma Repubblica sembra ignorarlo”.
Non solo. L’intervento di MacEoin risale al 2011. Sul giornale non si fa alcun cenno a questi ‘dettagli’ tutt’altro che secondari. Anche perché in questi 13 anni di cose ne sono successe un bel po’.
LA NOTA DEL COMITATO DI REDAZIONE DI REPUBBLICA: “ENNESIMO CASO SCONCERTANTE”
“Da qui la nota de Comitato di redazione di Repubblica che “prende le distanze dalla pubblicazione avvenuta oggi, e voluta dalla direzione, dal titolo «Cari studenti, Israele non è un regime» a firma di Denis MacEoin: scritto risalente al 2011 di uno studioso deceduto nel 2022, entrambi particolari non menzionati in pagina.
— Matteo Pucciarelli (@il_pucciarelli) June 4, 2024
Siamo convinti che così facendo, decontestualizzando fatti e opinioni, non si stia facendo un buon servizio al giornalismo e alla credibilità di Repubblica. Questo è purtroppo l’ennesimo caso sconcertante che siamo costretti a denunciare, con l’unico scopo di salvaguardare collettivamente il nostro lavoro, la nostra professionalità e la nostra redazione”.
LA PRECISAZIONE E LE SCUSE DELLA DIREZIONE: “MA I CONTENUTI RIMANGONO ATTUALI”
L’articolo di Denis MacEoin (scomparso nel 2022) pubblicato oggi è stato scritto nel 2011: lo abbiamo messo in pagina commettendo l’errore di non indicare la data originaria. Errore per il quale ci scusiamo con i lettori. I contenuti restano di evidente attualità e sono un contributo al dibattito sulla guerra in Medio Oriente.
L’articolo di Denis MacEoin (scomparso nel 2022) pubblicato oggi è stato scritto nel 2011: lo abbiamo messo in pagina commettendo l’errore di non indicare la data originaria. Errore per il quale ci scusiamo con i lettori. I contenuti restano di evidente attualità e sono un…
— Repubblica (@repubblica) June 4, 2024