Meloni a “In mezz’ora” scricchiola accordo con Ursula von der Leyen e frena Stoltenberg. Il governo teme rivolta dei comuni in tempo di elezioni, Schlein attacca il governo sui tagli. A Rafah almeno 35 morti
MELONI A “IN MEZZ’ORA”: NON MI DIMETTO SE PERDO IL REFERENDUM, FRENO A STOLTEMBERG, IN EUROPA NO ALL’ACCORDO CON I SOCIALIASTI
La Premier Meloni, ospite a “In mezz’ora” ha fatto il punto sulle strategie di politica interna, estera ed europea dei prossimi mesi. “Chi se ne importa se il referendum non passa, io resto filo alla fine”, riporta La Stampa. Sul fronte esterno, la premier italiana frena sulle dichiarazioni del segretario generale della Nato Jens Stoltenberg sulla necessità considerare se rimuovere il divieto di usare armi occidentali contro obiettivi russi. “Nissuna escalation, ma prudenza”, riporta Il Corriere. Infine, in ambito europeo Repubblica segnala l’inversione di rotta della Premier rispetto al sostegno della candidatura di Ursula von der Leyen. “La premier Meloni sceglie l’ultradestra in Europa – scrive Repubblica -. Ed esclude intese con i socialisti”.
ENTI LOCALI: IL GOVERNO TEME LA RIVOLTA DI COMUNI, PROVINCE E REGIONI PER I TAGLI
La Stampa dedica il taglio centrale ai rischi di tagli delle risorse del Pnrr verso gli enti locali. “Assediato dagli amministratori locali e alle prese con la rivolta dei sindaci di centrodestra, il governo vorrebbe tenere una linea soft sui tagli a Comuni, Province – scrivono Paolo Baroni e Luca Monticelli su La Stampa -. Il ministro Raffaele Fitto, fedelissimo della premier Giorgia Meloni, annuncia un tavolo di confronto per evitare un nuovo boomerang in piena campagna elettorale per le europee dopo l’autogol del redditometro. Ma il titolare dell’Economia Giancarlo Giorgetti, che ha firmato la bozza di decreto che ripartisce i tagli agli enti locali, tiene il punto. La linea di Giorgetti è chiara: la spending review è stata votata con la legge di bilancio dello scorso anno e non penalizza nessuno”.
ALLARME SULLA TENUTA DEL SISTEMA DI WELFARE ITALIANO: LE PREOCCUPAZIONI DI ELLY SCHLEIN
La segretaria del Pd Elly Schlein coglie la palla al balzo e usa i malumori degli enti locali per attaccare la maggioranza di Governo sui rischi di tenuta del nostro sistema di welfare. “La premier Meloni si conferma veramente la regina dell’austerità”, scrive Maria Teresa Meli sul Corriere della Sera. Anche il Sole 24 ore lancia l’allarme sulla qualità del welfare italiano. “Rispetto al 2019, ultima rilevazione ministeriale, quando i consultori erano 1800, oggi il numero di sedi presenti nelle Regioni è cresciuto dell’8%, arrivando a quota 1.950 – scrive Il Sole 24 ore -. Migliora anche il rapporto tra consultori e numero di abitanti: oggi è di uno ogni 29mila. Molte strutture però lamentano carenze di personale. Sono 1 risultati dell’Inchiesta condotta dal Sole 24 Ore del Lunedi in tutte le Regioni Italiane”.
STRAGE DI CIVILI A RAFAH: ALMENO 35 LE VITTIME
Sono almeno 35 le vittime, molte donne e bambini, nell’ultimo attacco di Israele contro Hamas a Rafah. “I portavoce delle Israeli defence forces (Idf) ammettono l’operazione, ma sostengono che a essere stato colpito sia “un compound dell’organizzazione terroristica Hamas dove si erano nascosti due comandanti”. Ne hanno fatto i nomi: Yassin Rabia, responsabile delle operazioni in Cisgiordania, e Khaled Nagar – si legge su Repubblica -. Entrambi sarebbero stati uccisi. “L’azione è stata compiuta seguendo le leggi internazionali e usando armamenti di precisione, sulla base di elementi preliminari di intelligence. Sappiamo che come risultato dell’attacco e dell’incendio che ne è scaturito, un certo numero di persone non coinvolte è stato ferito. L’evento è sotto indagine”.