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Gli ostacoli in Europa alla ‘maggioranza Giorgia’. Ecco i numeri

Le ultime proiezioni sui seggi e la rottura con Afd, rendono quasi impossibile per Ppe, Ecr e Id ottenere insieme una maggioranza assoluta, una maggioranza ‘Giorgia’, al prossimo Parlamento europeo. Analisi e numeri

Le ultime ore sono state di grande euforia in alcuni ambienti di centrodestra, soprattutto tra le fila della Lega, a seguito della rottura di Marine Le Pen e Matteo Salvini, perni della famiglia europea Identità e democrazia, con il partito tedesco di estrema destra Afd. Il Giornale titola con taglio alto “eurodestra più vicina” e la foto di Le Pen e Giorgia Meloni insieme. Ancora più enfasi sull’altro quotidiano del gruppo Angelucci, Libero: “Nasce la nuova destra”.

LA NUOVA EURODESTRA POTREBBE CONDIZIONARE LA POLITICA IN EUROPA

Il punto politico è che, tagliate le ali più estreme, proprio tra Id e Ecr, il gruppo conservatore guidato da Fratelli d’Italia, potrebbe esserci un’intesa in chiave europea. Un accordo che potrebbe anche cambiare gli equilibri In Ue nella prossima legislatura. O almeno questo per alcuni è l’auspicio.

Come ha spiegato anche il giornalista Paolo Mieli, a Radio24: “la rottura di Le Pen con ADF significa che è molto probabile che nel prossimo Parlamento europeo ci sarà un nuovo gruppo di destra molto più ampio che sarà in grado di condizionare la politica europea”.

C’E’ CHI SOGNA IN EUROPA LA ‘MAGGIORANZA GIORGIA’

Dietro le quinte c’è chi addirittura sogna che i due gruppi europei Ecr e Id insieme possano ottenere più seggi del Ppe e quindi avere titolo per indicare, in caso di accordo, un candidato comune alla Presidenza della Commissione europea. Ipotesi, stando ai sondaggi, alquanto aleatoria, considerando – tra l’altro – che la fuoriuscita di Afd fa perdere al gruppo politico europeo di Identità e democrazia una quindicina di parlamentari.

Il dato politico comunque rimane, perché la distanza tra i due gruppi di destra e il Partito popolare europeo si assottiglia sensibilmente. Tanto appunto da fare esultare la stampa italiana di destra sulla possibilità che possa crearsi anche in Europa una maggioranza che ricalchi quella che sostiene il governo Meloni. Con buona pace di Antonio Tajani. Da ‘maggioranza Ursula’, quindi, a ‘maggioranza Giorgia’.

LE PROIEZIONI DI EUROPE ELECTS

E’ interessante a questo punto analizzare i numeri. In particolare una proiezione di qualche giorno fa di Europe Elects che vede un ipotetico “centrodestra” europeo vicinissimo alla maggioranza assoluta del prossimo Parlamento europeo.

Secondo queste stime, il Ppe eleggerebbe 183 eurodeputati (solo uno in più rispetto al 2019), il gruppo dei conservatori Ecr 86 (+24 seggi) e il gruppo Identità e Democrazia, di Salvini e Le Pen, 84 eurodeputati (+11). I tre gruppi di centrodestra conquisterebbero quindi 353 seggi sui 720 in palio, a un passo dalla maggioranza assoluta. Inoltre, la somma dei seggi di Ecr e Id consegnerebbe 170 seggi all’ipotetico gruppone di destra, a poca distanza dal Ppe e superiore comunque alle stime previste per i Socialisti e Democratici (140 seggi, -14 rispetto al 2019).

Numeri che, però, non tengono conto della fuoriuscita di Afd, che – come detto – dovrebbe riuscire a far eleggere circa 15-16 parlamentari. Per cui la ‘maggioranza Giorgia’, al momento, rischia di rimanere soltanto una suggestione politica e niente più.

Leggi anche: Cosa c’è nel programma di FdI per le Europee

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