Il direttore di IPR Marketing Antonio Noto in un’intervista analizza e ricorda le scorse europee con l’exploit della Lega di Salvini
I sondaggi, dai tempi della discesa in campo di Silvio Berlusconi, sono sempre stati croce e delizia dei partiti politici. C’è chi li consulta in maniera compulsiva in tempo di pace, figuriamoci nel corso di una accesissima campagna elettorale come quella per le Europee, per la quale – tra l’altro – si vota con il sistema proporzionale.
Ci sono società e sondaggisti che in questi anni sono riusciti a imporsi più di altri sui media e tra l’opinione pubblica, conquistando una certa credibilità e autorevolezza, alla stregua di un oracolo. Da Renato Mannheimer, ad Alessandra Ghisleri fino ad Antonio Noto.
PER NOTO NEL 2019 LA LEGA RIUSCI’ AD ‘APPROFITTARE’ DELLA PANDEMIA..
Proprio Noto, sondaggista e direttore di IPR Marketing, oggi ha rilasciato un’intervista al quotidiano diretto da Tommaso Cerno, ‘L’Identità’, nella quale fa il punto sui temi che possono incidere o spostare consenso tra gli elettori. Ad esempio “la guerra – spiega – non pesa sul voto come tasse e lavoro”. E i trattori? “Bisogna capire innanzitutto quanto dureranno le proteste. In genere finiscono subito. Altrimenti diventerebbero altro”.
Non ci sarà, dunque, un’affermazione delle forze antisistema? “Assolutamente no! E’ successo nel 2019 – puntualizza il sondaggista – perché la Lega ha approfittato della pandemia. Questa strategia oggi non funziona. Salvini se ripete quello schema adesso commetterebbe un grave errore. Gli italiani si sentono più protetti dall’Ue, pur dicendo la loro e criticando qualche decisione sbagliata”.
..MA LA PANDEMIA SCOPPIO’ NEL 2020
Qui però c’è qualcosa che non torna. Il Covid si è palesato in Italia a inizio 2020, con la dichiarazione dello stato di emergenza sanitaria deliberata dal Consiglio dei ministri il 31 gennaio. Non c’entra nulla la Lega che “ha approfittato della pandemia” nel 2019.
Alle elezioni europee di cinque anni fa Salvini arrivò col vento in poppa cavalcando piuttosto il tema dell’emergenza immigrazione e mettendo costantemente alle strette il M5S (partner di Governo) di fronte alle loro contraddizioni. Tant’è che a distanza di un anno (dalle Politiche del 2018 alle Europee del 2019) le percentuali tra le due forze politiche si capovolsero letteralmente.
Salvini, inebriato dal consenso, ad agosto 2019 – durante la famosa estate del Papeete – fece saltare il Governo giallo-verde confidando di ottenere le elezioni anticipate e provando così a capitalizzare l’exploit delle Europee. E invece quello fu l’inizio del crollo per la Lega che, anzi, aumentò ulteriormente anche a causa dell’atteggiamento ambiguo e ondivago durante la pandemia. Sull’abbaglio del Papeete, quindi, oggi Noto prende un suo abbaglio.
NOTO NEL 2019 INTERCETTO’ IL TREND FAVOREVOLE ALLA LEGA DI SALVINI E IL CROLLO DEL M5S
Può capitare. Antonio Noto, invece, fu tra coloro che proprio nel 2019 intercettarono il trend in atto, confermato poi dal voto. E non è affatto scontato, considerati alcuni svarioni clamorosi degli ultimi anni. Il 9 maggio di cinque anni fa, a due settimane dal voto, la Noto sondaggi pronosticava la Lega al 32% dei consensi, il M5S al 21% pari merito con il Pd, Forza Italia al 9%, Fratelli d’Italia al 5,5%, +Europa al 3,5%, La Sinistra al 2%. Questi i risultati definitivi: Lega al 34,3%, Pd al 22,7%, M5S al 17,1%, Forza Italia all’8,8%, Fdi al 6,4%, +Europa al 3,1%, La Sinistra all’1,8%.