Skip to content

Dazi

Confindustria, la corsa di Orsini e l’ostacolo Federlegno

FederlegnoArredo Eventi sta portando avanti un’operazione trasparenza sulle ultime gestioni, incluso il periodo targato Emanuele Orsini – tra i candidati alla presidenza di Confindustria

La corsa per il prossimo presidente di Confindustria, che sarà designato il 4 aprile, si avvicina ai nastri di partenza. Giovedì primo febbraio si terrà il consiglio generale durante il quale saranno scelti i tre “saggi”, chiamati nelle prossime settimane a ricevere e vagliare le candidature e a sondare il sistema confindustriale per verificare chi ha il maggior consenso. Nel frattempo è caccia alle firme per le candidature. Ne serviranno almeno 19 per ciascun candidato tra i 182 del consiglio.

ORSINI E’ PARTITO PRIMA DEGLI ALTRI NELLA CORSA A CONFINDUSTRIA

Stando ai rumors a essere meglio posizionato, avendo già in tasca le firme necessarie, è Emanuele Orsini, uno dei vicepresidenti di Carlo Bonomi a Confindustria con delega a credito, finanza e fisco. Modenese, ex presidente di FederlegnoArredo e anche di FederlegnoArredo Eventi, come scrive il Corriere della Sera può contare “sui voti di quasi tutta l’Emilia Romagna, di un pezzo di Confindustria Veneto Est (la seconda territoriale dopo Assolombarda), un pezzo di Toscana, il Trentino, Udine, una parte di Lombardia (Lecco, Como, Sondrio)”.

A Orsini va dato atto di aver iniziato prima di tutti gli altri la ricerca del consenso, forte anche del fatto che per mesi nessuno dei potenziali o presunti competitors era davvero sceso nell’agone e per alcuni al momento era l’unica opzione possibile. Una delle pecche che gli viene ‘contestata’ è di non essere un big dell’industria italiana. Tant’è che lo stesso Corriere tra i candidati “con alle spalle imprese di più grande stazza” menziona ovviamente soltanto il presidente di Erg e del Sole24Ore Edoardo Garrone e il presidente di Federacciai e Duferco Antonio Gozzi.

I TENTATIVI DI ORSINI DI FAR PARTE DEI BIG DELL’INDUSTRIA

Risponde forse anche all’esigenza di colmare questo gap il motivo per cui, come riporta affaritaliani.it, Emanuele Orsini abbia messo mano all’assetto societario di ‘Sistem Costruzioni’, azienda che opera nelle coperture e strutture in legno nonché una delle due imprese di cui oggi è amministratore delegato (l’altra è la ‘Tino Prosciutti’).

“Qualche settimana fa – scrive affaritaliani.it – a Modena davanti al notaio Ciro Paone si sono presentati Carlo Orsini (padre di Emanuele), Oscar Galassi, Claudio Cavazzuti, Carlo Alberto Messori e Orsini junior in quanto titolari (con riferimento alla Sistem Costruzioni, ndc) rispettivamente del 25% ciascuno (Orsini senior, Galassi e Cavazzuti) mentre il 12,5% cadauno è di Messori e Orsini junior. I cinque hanno quindi costituito la nuova Sc Holding conferendovi ciascuno pro-quota la partecipazione in Sc sulla base, come da norma, di apposita perizia che è stata redatta dalla commercialista Cecilia Andreoli. L’esperta ha adottato per la valutazione il metodo patrimoniale semplice confrontando col metodo dei multipli dell’ebitda”.

“Il patrimonio netto – si legge sempre su affaritaliani.it – è salito dagli 8,4 milioni di euro del 2021 agli 11 milioni dell’agosto scorso e ciò ha portato a individuare il valore del 100% del capitale in 9,3 milioni mentre mediante il metodo dei multipli dell’ebitda l’esperta è arrivata a un valore di 7,6 milioni. La perizia redatta dalla Andreoli è così arrivata a un valore intermedio fissato in 8,45 milioni per l’intero 100% dell’azienda (con ricavi nel 2022 per 32,8 milioni e un utile di 1,6 milioni) guidata e posseduta in parte dal candidato alla successione a Carlo Bonomi”.

LA COMMERCIALISTA ANDREOLI GIA’ A FEDERLEGNOARREDO EVENTI CON ORSINI

Cecilia Andreoli non è un nome sconosciuto, era stata scelta dallo stesso Orsini quale presidente del collegio dei revisori di FederlegnoArredo Eventi. Oltretutto, se si fa riferimento al peso specifico dei due incarichi di vertice ricoperti, emerge che anche con il riassetto societario della ‘Sistem Costruzioni’ Emanuele Orsini conferma il 12,5% mentre nella ‘Tino Prosciutti’, azienda parmense fondata dal suocero Lanfranco Fiandri con quattro stabilimenti produttivi, non sembra possedere quote.

OPERAZIONE TRASPARENZA A FEDERLEGNOARREDO EVENTI

A quanto risulta a Policy Maker, inoltre, l’attuale gestione di FederlegnoArredo Eventi, guidata da Gianfranco Marinelli, sta portando avanti un’operazione trasparenza di verifica su tutte le consulenze e le movimentazioni degli ultimi 8 anni, quindi anche durante il periodo in cui Orsini era appunto presidente di FederlegnoArredo Eventi, incarico per il quale percepiva uno stipendio annuo da 280 mila euro.

E c’è inoltre chi, all’interno della federazione, vorrebbe approfondire rapporti e dinamiche che sono stati tra i principali motivi di scontro tra FederlegnoArredo e Confindustria degli ultimi anni, con al centro la querelle che ha coinvolto Assolegno e Assoimballaggi e che finì anche sul tavolo del collegio dei probiviri di Confindustria di cui è segretario Federico Landi.

Con queste premesse, tra ruggini pregresse e attuali, tra attriti personali e non solo, verrebbe naturale pensare che FederlegnoArredo non sosterrà la candidatura di Orsini.

LA VERSIONE DI ORSINI SUGLI ANNI A FEDERLEGNOARREDO E FEDERLEGNOARREDO EVENTI

Gentile Direttore

mi corre l’obbligo di sottolineare che durante la presidenza di Federlegno, e di Federlegno Arredo Eventi, di Emanuele Orsini, dal 2016 al 2019, con deleghe operative, la situazione finanziaria e patrimoniale di FAE Spa “Federlegno Arredi Eventi Spa” ha visto passare la liquidità da 27.476.402 a 41.169.209 e il patrimonio netto è da 45.434.423 a 69.194.170

Per quanto riguarda gli emolumenti del signor Orsini così come degli altri componenti del Consiglio di Amministrazione, deliberati da un cda di cui facevano parte alcuni membri ancora attualmente in carica, come l’attuale presidente Marinelli, Luciano Colombo, e Gianfranco Bellin, così come il signor Claudio Feltrin, riteniamo siano ineccepibili parlando di una azienda che ha avuto i risultati che si leggono sopra.

Per quanto riguarda la dottoressa Cecilia Andreoli precisiamo che durante il mandato di Emanuele Orsini non ha mai collaborato con il suo gruppo; al termine della presidenza dello stesso, viste le sue capacità, le ha offerto un contratto di consulenza nella sua azienda. Tutto il resto sono chiacchiere da cortile strumentali e inopportune, visti i numeri, ma anche il periodo. Si tratti quindi di fatti (inesistenti) ma pur sempre riferiti a oltre 4 anni orsono. Per questo motivo possiamo assicurare che nessuna nube è all’orizzonte e che il signor Orsini si tutelerà nelle opportune sedi.

Giuliana Paoletti – Image Building

LA PRECISAZIONE DI GIANFRANCO BELLIN

Gentilissimi,

si precisa che durante la presidenza di Emanuele Orsini in FLAE, il sottoscritto non faceva parte del consiglio di amministrazione della suddetta società, come invece riportato ne “La versione di Orsini sugli anni a FederlegnoArredo e FederlegnoArredo Eventi”

Gianfranco Bellin

Leggi anche: Chi sono i supporter del presidente di Federacciai nella corsa a Confindustria

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER
Torna su