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voto fuorisede

Cos’è la staffetta per il voto dei fuorisede

Promossa da The Good Lobby, Will e Fantasanremo davanti al Senato per spronare i senatori ad approvare subito una legge per il voto dei fuorisede

Ha preso il via davanti al Senato la staffetta per il voto fuorisede promossa da The Good Lobby, Will Media, Fantasanremo e altre associazioni per spronare i senatori ad approvare quanto prima la legge delega al Governo sul voto a distanza, già approvata dalla Camera a luglio. L’obiettivo è sbloccare l’iter legislativo entro il 15 febbraio perché, dopo questa data, non ci saranno più i tempi tecnici sufficienti per approvare la norma in tempo per le elezioni europee.

L’Italia è l’unico Paese in Europa a non garantire il voto fuorisede (ad eccezione di Malta e Cipro che per le ridotte dimensioni, non necessitano di istituire tale modalità). Mancano soltanto cinque mesi alle elezioni Europee di giugno e, se il Parlamento non agisce ora, 5 milioni di fuorisede, pari al 10% dell’elettorato, rischiano nuovamente di non poter votare.

IL PRESSING DELLE ASSOCIAZIONI PER IL VOTO PER I FUORISEDE

“Se oggi finalmente la legge sul voto a distanza dei fuori sede è stata incardinata in Senato, dopo sei mesi di stallo, è merito della nostra pressione e di quella delle associazioni che fanno parte della Rete Voto Sano Da Lontano e di Will. Una volontà politica forte permetterebbe alla legge delega di approdare in Aula e di essere approvata all’unanimità in pochi giorni. A quel punto il Ministero avrebbe ancora il tempo necessario per garantire il voto fuori sede già in occasione delle elezioni Europee di giugno.  Le soluzioni, infatti, ci sono, basta guardare agli esempi degli altri Stati dell’UE.

Nel 2022 la Commissione di studio sull’astensionismo aveva individuato il modello danese, cioè il voto anticipato presidiato, come possibile modalità di voto a distanza. Il Ministero dell’Interno aveva già analizzato questo sistema, dovrebbe solo adoperarsi per applicarlo. I tempi per trasformare le promesse elettorali ci sono, vediamo se ci sarà anche la volontà di farlo” dichiara Fabio Rotondo di The Good Lobby.

“Questa manifestazione è stata denaturata, avevamo degli accordi con la questura molto diversi. Abbiamo scoperto solo ieri sera che non avremmo più potuto usare la Piazza in cui saremmo dovuti stare. Ci hanno spostato in una piazza molto lontana, Piazza Vidoni, e siamo stati scortati dalla Digos per poter semplicemente alzare un cartello e per fare una conferenza con senatrici e senatori. Per noi questo è molto grave. È molto grave che una persona non possa alzare un cartello davanti al Senato su un tema così importante come il diritto di voto, considerato soprattutto il problema di astensionismo che abbiamo in Italia” conclude Rotondo.

DOPO GLI INCONTRI DAVANTI AL SENATO LA STAFFETTA SI SPOSTERA’ A SANREMO

La staffetta prevede mercoledì 31 gennaio un momento di incontro alle ore 12 all’angolo tra via Giustiniani e via della Dogana Vecchia. Si uniranno alle richieste delle associazioni i senatori Marco Meloni (PD), Carlo Calenda (Azione), Barbara Floridia (Cinque stelle) e Alberto Balboni (Fratelli d’Italia). La battaglia sul voto fuorisede poi si sposterà a Sanremo, dove coinvolgerà alcuni cantanti, anch’essi fuorisede per motivi professionali. Per l’occasione è stata creata al Fantasanremo la Lega Fuorisede con l’obiettivo di unire chi chiede di poter votare agilmente alle elezioni di giugno durante la settimana sanremese.

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