Le Pen vuole avvicinarsi a Meloni e prende le distanze da AfD e dal suo piano per rimpatriare migranti e cittadini di origine straniera. Salvini non pervenuto
Le prossime elezioni europee potrebbero essere le prime a vedere la coalizione dei partiti di centro destra rappresentare la forza più consistente dell’Europarlamento. In Italia il gradimento di Fratelli d’Italia, che in Europa è che con ECR e che è al governo con la Lega (a Strasburgo con Identità e Democrazia) e Forza Italia (PPE), non ha risentito di questi primi quindici mesi di Governo. In Germania l’AfD (Identità e Democrazia) alle ultime alle elezioni statali in Baviera e nell’Assia è arrivato rispettivamente terzo e secondo ma è stato sconfitto al ballottaggio delle elezioni amministrative in un distretto della Turingia.
Particolarmente alto sarebbe il gradimento della destra francese di Marine Le Pen. Secondo un sondaggio di Odoxa(realizzato il mese scorso), se le elezioni europee si fossero svolte a dicembre il Rassemblement National sarebbe stato il primo partito in termini di intenzioni di voto, con il 31% delle preferenze, a dieci punti di distanza dal partito del Premier Attal. Tuttavia, è proprio dalla Francia che il castello delle destre sta iniziando a tremare.
LE PEN SI SMARCA DA AFD
Marine Le Pen ha preso le distanze dalle posizioni estremiste sui migranti dei tedeschi di Afd, tanto da farla dubitare circa la coesistenza nella stessa famiglia politica. “Dovremo discutere insieme di differenze così importanti e vedere se hanno conseguenze sulla nostra capacità di allearci nello stesso gruppo”, ha detto Le Pen nel corso di una conferenza stampa.
IL PIANO DI RE-EMIGRAZIONE DI AFD FA INFURIARE LE PEN
Ma cosa hanno detto i parlamentari di AfD? Il sito tedesco di giornalismo investigativo Correctiv ha raccontato che lo scorso dicembre a Postdam alcuni leader di AfD (tra cui il consigliere della co-presidente, Alice Weidel) avevano incontrato i loro finanziatori e alcuni membri del movimento neonazista tedesco. Nel corso del meeting avrebbero discusso di un maxi piano di espulsioni (r”emigrazione “) per le persone richiedenti asilo, le persone migranti con permesso di soggiorno e i cittadini tedeschi di origine straniera. “Sono totalmente in disaccordo con la proposta che sarebbe stata discussa o decisa in questa riunione”, ha rassicurato Le Pen, sottolineando che il suo partito vuole difendere “tutti i francesi, indipendentemente dalle condizioni in cui hanno acquisito la loro nazionalità”.
GLI EURODEPUTATI DI LE PEN FANNO QUADRATO INTORNO ALLA LEADER
A Bruxelles gli eurodeputati lepenisti fanno da megafono alle parole della leader. “È un messaggio forte per dimostrare che è la nostra è una destra responsabile pronta a governare”, ha detto al Foglio Olivier Philippe, eurodeputato del Rassemblement National. Dal fronte AfD, però, si parla di un malinteso linguistico. Anche in questo caso sarebbe stato un errore di comunicazione. “Le Pen ha male interpretato le nostre parole, noi tedeschi usiamo il termine ‘re-migrazione’ come un opposto al termine ‘migrazione’ – ha detto al Foglio Gunnar Beck, eurodeputato dell’AfD -. Sappiamo che in Francia, tuttavia, questo termine è stato politicizzato dall’estrema destra, tra cui Eric Zemmour e Marion Maréchal Le Pen”. Una spiegazione alla quale sembra aver creduto il leader della Lega Nord e nostro ministro delle infrastrutture Matteo Salvini che ha preferito non intervenire sull’argomento.
LE IPOTESI DI SCISSIONI DEL GRUPPO IDENTITÀ E DEMOCRAZIA
Ma dietro le parole di Marine Le Pen ci potrebbe essere qualcosa di più della dichiarazione di aderenza ai più basilari valori civili e democratici. L’ex-presidente del Rassemblement National starebbe lavorando a un avvicinamento a Giorgia Meloni, a capo dei Conservatori europei. Oggi Id è il penultimo tra i gruppi del PE per numero di eurodeputati (58), dietro c’è solo quello della Sinistra (38) ma potrebbe essere proprio quello con il più ampio margine di crescita, proprio grazie alle preferenze che raccolgono l’AfD e il RN. Una spaccatura del gruppo ID si sposserebbe bene con l’interesse dichiarato da Marine Le Pen nei confronti della Premier italiana.
“Non posso che rallegrami nel vedere che un certo numero di forze che condividono il desiderio che le nazioni possano conservare la loro sovranità diano prova di apertura nei nostri confronti – ha detto Le Pen -. Forse potremo dibattere di posizioni comuni da difendere al Parlamento Europeo dinnanzi a una Commissione che cerca di ottenere sempre più potere senza consultare i popoli”.