Sono 14 i club calcistici in Parlamento, dal Milan al Napoli, dalla Roma alla Juve fino al Monza. Riuniscono parlamentari di opposte fazioni che condividono la stessa fede calcistica
Se la politica li divide, lo sport, il calcio in particolare, li unisce. I deputati e i senatori della XIX legislatura hanno a disposizione ben quattordici club parlamentari nei quali incontrarsi e condividere la passione per la propria squadra di calcio del cuore.
NAPOLI CLUB: LA SCISSIONE INTERNA AL CENTRODESTRA
Iniziamo il viaggio tra il tifo in Parlamento dai detentori del titolo nazionale: il Napoli. I parlamentari tifosi partenopei sono reduci da una scissione. Gaetano Quagliariello, che non è più parlamentare, ha deciso di lasciare la presidenza del “Napoli Club Parlamento”, fondato nel 2018. Alla successione erano candidati il leghista Gianluca Cantalamessa e il meloniano Gerolamo Cangiano. La votazione ha restituito un risultato bulgaro a favore del primo che ha raccolto 34 voti sui 77 iscritti. Il candidato di Fratelli d’Italia, che ha racimolato solo 4 preferenze, non ha accettato il risultato delle urne e ha lanciato una scissione fondando il “Napoli Club Montecitorio” con alcuni esponenti di FdI e alcuni del Movimento 5 Stelle. Fanno parte del nuovo Napoli club Gaetano Amato (M5S), Carmela Auriemma (M5S), Marta Schifone (Fdi), Michele Schiano (Fdi), Francesco Maria Rubano (Fi), Gaetana Russo (Fdi) e Gaetano Di Sarno (Fdi). Inoltre, nel direttivo c’è spazio anche per Arturo Scotto del Partito Democratico, che ha la carica di vicepresidente.
MILAN CLUB PARLAMENTO: UNA PALESTRA DI MULTILATERALISMO
Sono circa sessanti i parlamentari che danno vita al “Milan Club Parlamento” costituito nel 2019. Se in politica il rosso e il nero sono agli antipodi nel club parlamentare trovano una sintesi nella comune fede milanista. Fondato da Maurizio Lupi, leader di Noi con L’Italia, l’inaugurazione del club è stata fortemente voluta dall’ex AD rossonero, e senatore di Forza Italia, Adriano Galliani. Il Milan Club Parlamento vanta una partecipazione bipartisan: dalla senatrice di Italia viva, Maria Elena Bosch, al deputato Lorenzo Guerini e all’ex ministro Luca Lotti. Prima del Milan club Parlamento ci fu il Milan club Montecitorio, fondato nel 2003 e che aveva l’ex Premier Enrico Letta come presidente. “Qui accettiamo solo iscritti con il sangue rossonero – ha detto Maurizio Lupi alla presentazione del Milan club -. Conta il fatto che nel nostro club parlamentare aderiscano tutti i partiti, compreso il Gruppo Misto, con tanto di quote rosa: nel Direttivo ci saranno 12 deputati, sei senatori, un ex parlamentare e un rappresentante dei dipendenti della Camera”.
I CLUB IN PARLAMENTO DI JUVENTUS E TORINO
Anche la “Vecchia Signora”, la regina degli scudetti italiani, ha il suo club parlamentare. Nelle Camere è presente con l’“associazione parlamentare Giovanni e Umberto Agnelli”, istituita nel 2004. La “dirigenza” è bipartisan, se a presiederla è Maurizio Paniz, ex deputato per il Popolo delle Libertà, il senatore dem Francesco Boccia è presidente onorario. Le larghe intese si confermano anche tra i consiglieri del direttivo dove troviamo i ministri di FdI, Guido Crosetto (alla Difesa) e Giancarlo Giorgetti (all’Economia), che si accompagnano a Laura Castelli (M5s). Sull’altro versante del tifo piemontese troviamo i granata, fresco di costituzione: il “Toro Club Montecitorio” vede al suo interno il senatore Enrico Borghi (Iv), la deputata Augusta Montaruli (FdI) e l’onorevole dem, Federico Fornaro.
PER I 130 ANNI DEL GENOA I LIGURI FANNO LE COSE IN GRANDE
Hanno fatto le cose in grande i liguri del Genoa Club “Zeneixi de Roma – Francesco Bruzzone” tra la Capitale e la Regione conta 60 iscritti tra cui 6 parlamentari e un ministro: Paolo Zangrillo, fratello dell’attuale presidente del Club, Alberto Zangrillo e ministro della Pubblica Amministrazione. Per i occasione del 130 anni dalla fondazione del Genoa Cricket and Football Club e i 125 anni dalla vittoria del primo campionato italiano, il deputato ligure Luca Pastorino del Gruppo Misto ha organizzato un evento celebrativo a cui hanno preso parte i deputati tifosi del Grifone Ilaria Cavo, Matteo Rosso, Francesco Bruzzone e il senatore Giovanni Berrino. Ospiti della manifestazione anche il cantautore genovese Francesco Baccini e l’ex difensore genoano (oggi commentatore televisivo), Claudio Onofri.
LA ROMA RADDOPPIA: CLUB ALLA CAMERA E AL SENATO
Nutrita è anche la partecipazione ai club delle due squadre capitoline. I tifosi giallorossi possono scegliere tra l’organizzazione della Camera e quella del Senato: il “Roma Club Montecitorio” e il “Roma Club Palazzo Madama”. Il primo gruppo è più numeroso, circa 250 iscritti, e ha tra i membri l’ex deputato Paolo Cento e l’ex premier Massimo D’Alema come presidente onorario. In Senato gli iscritti quasi 200 e a capo c’è l’ex senatore Stefano De Lillo. I tifosi dell’altra squadra della capitale dal 2020 hanno a disposizione il “Lazio Club Montecitorio”, capeggiato dall’onorevole Paolo Tracassini (FdI) e che può vantare tra i suoi membri anche il tifosissimo ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida.
INTER CLUB PARLAMENTO: È LA SECONDA CARICA DELLO STATO IL TESSERATO PIÙ ILLUSTRE
Molto rappresentati tra i personaggi dello spettacolo, hanno un club parlamentare anche i tifosi dell’Inter. L’“Inter Club Parlamento” vanta oltre 40 tesserati e ha il presidente più “titolato” di tutto il parlamento: la seconda carica dello Stato Ignazio La Russa. “Se c’è un’incompatibilità – ha commentato con la nota ironia il presidente del Senato – mi dimetto da presidente del Senato”. Il suo vice è il deputato Alessandro Colucci (Noi con L’Italia). In occasione dell’ultima finale di Champions, giocata e persa, dall’Inter a Istambul, l’Inter club parlamento è finita al centro della polemica politica. Alessandro Colucci (Noi Moderati) inviò un messaggio ai “colleghi” di tifo, nel quale scriveva: “In riferimento alla finale di Champions League di Istanbul in queste ultime ore il presidente Ignazio La Russa ha lavorato intensamente per ottenere le migliori condizioni”. Per “migliori condizioni” si intendeva: volo a 1.090 euro (valido sia per l’andata che per il ritorno) e biglietto a 180 euro, per assistere al match da “posizioni discrete”. Un’agevolazione che fece infuriare non poco i tifosi interisti associati a fanclub meno blasonati.
NEL DICEMBRE 2022 PARTE IL VIOLA CLUB MONTECITORIO
Il “Viola Club Montecitorio” è stato costituito solo nel dicembre 2022 per volontà del deputato Emiliano Fossi (Pd). L’ ex sindaco di Campi Bisenzio ha inviato a deputati e senatori tifosi viola una lettera e la scheda d’iscrizione: tutto di di colore viola. “La Fiorentina è l’unica passione per cui posso accettare di stare in un gruppo con esponenti centrodestra – si legge nella lettera -. La squadra viola è un patrimonio di tutti i fiorentini e di tutti i tifosi, e questo vale anche in Transatlantico. È importante ribadirlo nei giorni del Mondiale in Qatar: il calcio non può essere ridotto solo al business. Il calcio crea comunità, cultura, contaminazioni. Rilanciamo il viola club Montecitorio con questo spirito”.
SALERNITANA, LECCE, MONZA ED HELLAS VERONA
Gli altri club parlamentati sono: il “Club Salernitana Parlamento”, promosso dall’onorevole Pino Bicchielli (Italia al Centro), l’Hellas Verona, anche se non è più in serie A, ha mantenuto il suo club in Parlamento, è “Hellas Club Parlamento”, lanciato nel 2015 dall’allora deputato di “Fare!”, Matteo Bragantini, il “Monza Club Parlamento” fondato dall’onorevole Andrea Crippa e intitolato all’ex Presidente del Monza Silvio Berlusconi. Chiude la carrellata il “Lecce Club Parlamento 1985”: tra i giallorossi più attivi emergono l’onorevole Leonardo Donno (M5s) e il presidente della Commissione Cultura del Senato, Roberto Marti (Lega).