Con una lettera di congedo e un messaggio social, il gesuita ha salutato i lettori della rivista. Il profilo e le prime parole di Gonçalves
Antonio Spadaro lascia la direzione de La Civiltà Cattolica.
Tutti i dettagli.
L’ADDIO DI ANTONIO SPADARO
“Cari lettori, – ha scritto nella lettera di congedo Antonio Spadaro – dopo 25 anni vissuti al servizio diretto di questa rivista, dei quali 12 da direttore, è giunto per me il tempo di ringraziarvi, e di lasciare il testimone al mio successore, p. Nuno da Silva Gonçalves S.I., precedentemente rettore della Pontificia Università Gregoriana. A lui vanno i miei auguri migliori di buon lavoro. Lascio il mio impegno con gratitudine enorme per l’esperienza vissuta attraversando un’epoca estremamente complessa e ricca di eventi per la vita del mondo e della Chiesa cattolica. Passo il testimone con un certo sollievo, ma anche con una punta di nostalgia per un compito appassionato che mi ha permesso di vivere anni molto belli e relazioni con i confratelli gesuiti della redazione e di tutto il mondo – oltre 200 – che si sono impegnati a fare de La Civiltà Cattolica una rivista davvero speciale. A tutti sono molto riconoscente. Così come lo sono ai collaboratori laici che hanno vissuto la rivista come il luogo per investire i loro migliori talenti, contribuendo con alta professionalità alla sua missione in maniera sostanziale.
Mi è stata data molta fiducia. Nel Collegio degli scrittori abbiamo condiviso sorprese, gioie, incertezze e tensioni. Ringrazio di cuore tutti coloro che ne sono stati membri in questi anni di direzione. Non è stato sempre facile. E tutto questo può rassicurare sul fatto che La Civiltà Cattolica è una rivista viva, così come quando è nata nel 1850. Essa – la più antica di cultura italiana tuttora attiva – è «più giovane a misura del suo invecchiare», come disse san Giovanni XXIII al direttore dell’epoca, p. Roberto Tucci, il 9 febbraio 1963″.
Dopo 12 anni di direzione de “La Civiltà Cattolica” @civcatt e 25 di lavoro come scrittore è giunto il tempo di lasciare il mio incarico (https://t.co/5zIp4BXkWA). Ho accolto la decisione dei miei superiori gesuiti, concordata 1 anno fa, con immensa gratitudine per gli anni di…
— Antonio Spadaro (@antoniospadaro) September 14, 2023
“Certamente ho cercato di essere fedele a quel che avevo promesso ai lettori nel mio primo editoriale del 1° ottobre 2011: «Per quanto sarà possibile, non vorremmo semplicemente commentare riflessioni già formulate, ma anche tentare di anticipare le tendenze e prevederne l’impatto, mirando a tener desta l’attenzione dei lettori». E abbiamo cercato, come ci è stato possibile, non tanto di prevedere il futuro partendo dall’oggi, ma di vedere l’oggi partendo dal futuro possibile con un pensiero aperto, con inquietudine e con immaginazione, così come ci ha chiesto Francesco”, si legge tra l’altro.
NUNO DA SILVA GONÇALVES NUOVO DIRETTORE
“Il Preposito generale della Compagnia di Gesù, p. Arturo Sosa Abascal, ha nominato p. Nuno da Silva Gonçalves come nuovo direttore de La Civiltà Cattolica. Dal 1° ottobre 2023 prenderà il posto di p. Antonio Spadaro, che ha guidato la rivista internazionale dei gesuiti per 12 anni (dal 2011) e che è da 25 anni nel Collegio degli Scrittori. P. Gonçalves è stato Rettore della Pontificia Università Gregoriana dal 1º settembre 2016 al 31 agosto 2022. Da gennaio 2023, è membro del Collegio degli Scrittori de La Civiltà Cattolica”. Questa la nota ufficiale della rivista.
“Il mio pensiero va, innanzitutto – queste le prime parole del nuovo direttore pubblicate nella nota della rivista – ai nostri abbonati e lettori, ringraziandoli per la loro fiducia e sostegno. Gli abbonati e i lettori sono al centro del nostro lavoro quotidiano e formano una comunità con la quale desideriamo rinsaldare i legami e approfondire la conoscenza reciproca. Fieri della nostra identità e della nostra storia, vogliamo essere una rivista capace di parlare a tutti. In un mondo diviso, ferito e bisognoso di guarigione, pace e riconciliazione, La Civiltà Cattolica offre, proprio a tutti, un messaggio di speranza, impegnandosi in una lettura cristiana del mondo di oggi e con uno sguardo rivolto al futuro. Lo facciamo, come sempre, in sintonia fedele e creativa con le posizioni del Romano Pontefice e della Santa Sede”.