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Superbonus sotto la lente, gli imprenditori: sì al salario minimo. Le prime pagine

Le altre notizie della giornata: calano gli stipendi, allarme rincari, il Forum Ambrosetti di Cernobbio, l’ingresso dell’Ucraina in Ue, la tragedia di Ustica. La rassegna stampa

CORRIERE DELLA SERA

“Il Superbonus fa danni” apre il maggiore quotidiano nazionale.

Nel taglio alto troviamo l’appuntamento di Cernobbio (“Conte: ha generato crescita. Salvini rilancia il nucleare. Nordio, giustizia: la riforma va”).

Nella stessa sezione spicca l’intervista al ministro Lollobrigida (“Lollobrigida: ora FdI centrale nella coalizione”).

Nel fondo spazio alla geopolitica con l’ingresso dell’Ucraina nell’Unione Europea (“Un’Europa un po’ più grande”).

In spalla troviamo invece il Festival di Sanremo (“A Sanremo scelgo chi voglio. Senza i politici”).

LA REPUBBLICA

“Sí al salario minimo” titola in apertura il quotidiano Gedi.

Nel taglio alto spazio al calo degli stipendi (“In Italia diminuiti gli stipendi. In Francia e Germania crescono”).

Tema che torna nel fondo, intitolato “Il segno delle realtà”.

Subito sotto troviamo la tragedia di Ustica (“Andò: Chiesi a Mitterrand di Ustica. Lui si irritò e non volle risponde”).

A centro pagina spicca la proposta di lutto nazionale per gli operai travolti da un treno mentre lavoravano (“Lutto nazionale per i cinque operai. Schlein: va fatto. Il Governo valuta”).

“Affari e realpolitik per l’Italia in Cina, il modello Biden”, si legge in spalla.

“La Russia ha ancora paura di Sacharov” titola Ezio Mauro nella stessa sezione.

LA STAMPA

“Manovra prudente, disastro Superbonus” apre il quotidiano torinese.

Nel taglio alto spicca il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (“Pnrr, i soldi ci sono. Ma la politica no”).

“Schlein già in balía delle sue concorrenti” si legge nella stessa sezione.

Nel fondo spazio all’analisi di Orsina sull’operato del Governo (“Governo ambiguo tra respiro corto e voglie identitarie”).

“Nessuna scusa per chi uccide una capretta”, si legge nel fondo.

IL SOLE 24 ORE

“Dal 2011 a oggi. Due milioni di case in più, ma in città il 17% non è abitato” titola in apertura il quotidiano di Confindustria.

Nel fondo spazio ai rincari (“Scuola, trasporti, bollette: il test dei rincari”).

A centro pagina troviamo invece il tema pensioni (“Pensioni, essenziali soluzioni durevoli. Evitare premi non sostenibili”).

“Politiche attive: i nuovi percorsi dopo il reddito di cittadinanza” si legge nel taglio medio.

Tanti i temi in spalla, dalle università (“Mezzo miliardo in più agli atenei rispetto al 2022”) alle professioni (“Architetti, solo uno su tre sceglie il lavoro autonomo”), passando per l’industria (“I brand guidati da valori solidi crescono di più”).

IL FOGLIO

“I padroni delle Tv”, apre il quotidiano diretto da Claudio Cerasa. “Sono gli agenti che da dieci anni decidono chi e che cosa vediamo sul piccolo schermo. Ritratto incrociato di Beppe Caschetto e Lucio Presta”, si legge nel sottotitolo.

Nel fondo spazio agli aiuti per l’Ucraina. “Perché i soldi spesi per l’Ucraina fanno bene anche a noi”, titola il direttore.

“L’antropologo che ha scritto Baciarsi è studo della follia che avvolge l’Occidente”, sacrive Palmieri nel taglio basso.

DOMANI

“Petrolio per sempre” titola in apertura il quotidiano diretto da Emiliano Fittipaldi.

Nel fondo spazio al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (“Il Pnrr è un fallimento nazionale. E forse europeo”).

“Basta soldi pubblici ai festival. La legge ignorata sugli abusi” scrive Delogu nei “Fatti”.

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