La nomina da parte di Papa Francesco è arrivata ieri: mandato di cinque anni. Il profilo del nuovo Consigliere generale
Vincenzo Buonomo è il nuovo Consigliere generale de Vaticano. E’ stato nominato dal Pontefice.
Tutti i dettagli.
LA NOMINA A CONSIGLIERE GENERALE
La nomina è arrivata ieri in vista del nuovo quinquennio. Questa la consiliatura attuale:
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CONSIGLIERI DELLO STATO
Sig. Mirabelli Prof. Cesare, Consigliere generale
Sig. Buonomo Prof. Vincenzo
Sig. Antonio Prof. Avv. Rizzi
Sr. Alessandra Smerilli, F.M.A.
CHI E’ VINCENZO BUONOMO
Ecco la biografia di Buonomo (dal sito della Pontificia Università Lateranense).
Vincenzo Buonomo, nato a Gaeta il 17 aprile 1961.
Ordinario di diritto internazionale e Coordinatore dei Dottorati della Facoltà di Diritto Civile della medesima Pontificia Università.
È Dottore in Utroque Iure presso la Pontificia Università Lateranense.
Ha iniziato ad insegnare presso la Facoltà di Diritto Civile della Pontificia Università Lateranense nel 1984.
È stato nominato Docente Ordinario presso la medesima Facoltà di Diritto Civile della Pontificia Università Lateranense nel 2001.
Dal 1983 è Collaboratore della Rappresentanza della Santa Sede presso Organizzazioni e Organismi delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (F.A.O., I.F.A.D., P.A.M.), dove è stato nominato Capo Ufficio nel 2007.
Dal 2014 è Consigliere dello Stato della Città del Vaticano.
Il 2 giugno 2018 il Santo Padre Francesco lo ha nominato Rettore Magnifico della Pontificia Università Lateranense in Roma.
COSA FA IL CONSIGLIERE GENERALE DEL VATICANO
Come da Legge fondamentale dello Stato del Vaticano, articolo 12:
1. Il Consigliere Generale e i Consiglieri dello Stato sono nominati dal Sommo Pontefice per un quinquennio e costituiscono un Collegio. Svolgono, anche individualmente, funzioni consultive nell’elaborazione delle leggi, degli altri atti normativi e funzioni esecutive.
2. Il Consigliere Generale organizza l’attività e presiede le riunioni del Collegio dei Consiglieri dello Stato.
3. Al Collegio può essere sottoposta dal Presidente del Governatorato, anche su istanza di un’istituzione della Santa Sede, la richiesta di parere per un dubbio di diritto, tale da non richiedere un’interpretazione autentica. Tali pareri possono assumere la forma di dichiarazioni o note esplicative.
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