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conte schlein meloni

I paradossi della politica: le tresche grilline e la sinistra non ostile a Meloni che contraddice Schlein

Più Schlein accusa il governo di essere irresponsabile -ha scritto Cerasa nel titolo- più le icone della sinistra dicono l’opposto. Indagine su un cortocircuito

Dei giornali, almeno di quelli che le hanno con lodevole abitudine in prima pagina, vedo le vignette prima ancora dei titoli, degli editoriali, degli articoli o dei richiami.  A torto o a ragione, considero quell’angolo di ironia, o sarcasmo, la più spontanea espressione dell’umore, delle attese e persino della linea di una testata.

Dubito tuttavia che il pur bravo Emilio Giannelli abbia espresso le attese dei lettori del Corriere della Sera esprimendo come sua principale curiosità, a dir poco, con una felice coincidenza col giro ciclistico d’Italia appena concluso festosamente a Roma alla presenza del Capo dello Stato, quella di vedere se questa sera, a conclusione dei ballottaggi comunali e di altre elezioni locali Gorgia Meloni risulterà distante di nove punti col suo partito dichiaratamente e orgogliosamente di destra da Elly Schlein col Pd che vorrebbe essere o almeno apparire più di sinistra di quello guidato sino a poco tempo fa da Enrico Letta. Ma sono risultati elettorali pur sempre locali, per quanto importanti o significativi possano sembrare agli interessati o addetti ai lavori. E lo sono nel contesto di un carattere paradossale della situazione politica, e, più in particolare, dei rapporti fra le due donne che il caso ha voluto guidassero in questo momento il principale partito di governo, e lo stesso governo nel suo insieme, e il principale partito di opposizione.

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Il direttore del Foglio Claudio Cerasa ha colto bene secondo me questo  carattere alquanto paradossale della congiuntura politica indicando il problema a suo avviso principale che ha il Pd  da lui tradotto negli “amici della sinistra non così ostili a Meloni”. “Gli abbracci con il Papa. La mano di Biden. L’apprezzamento di alcuni dirigenti del Pd. Le continue tresche del Movimento 5 Stelle. Più Schlein accusa il governo di essere irresponsabile -ha scritto Cerasa nel titolo- più le icone della sinistra dicono l’opposto. Indagine su un cortocircuito”.

IL CORTOCIRCUITO POLITICO TRA M5S, SCHLEIN, MELONI, IL PNRR

         Prendete il caso del piano di ripresa, resilienza e quant’altro oggetto di esame e di contoversie a livello nazionale ed europeo per svariate ragioni. Proprio oggi il Corriere della Sera può titolare sulla “lite sul Pnrr” e Il Giornale più ottimisticamente, in base alle stesse notizie o agli stessi elementi di giudizio, sul “caso chiuso”, e con la evidenza del colore rosso.

         Se non vi convince o non vi basta, prendete il caso del commissario straordinario da nominare per la ricostruzione nelle zone alluvionate. I partiti della maggioranza sono riusciti a incartarsi così tanto da fare retrocedere la politica e inseguire ora il solito generale, magari il bravo Francesco Paolo Figliuolo sperimentato dal governo di Mario Draghi con il Covid.

        – Leggi qui tutti i Graffi di Damato

                  Può infine accadere nel nostro Bel Paese in buona parte alluvionato che dei bontemponi decidano e possano divertirsi con l’acqua colorando di un verde fosforescente quella della laguna di Venezia, come di nero le acque delle fontane di Roma.

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