Cosa dicono gli ultimi sondaggi politici, quali sono gli scenari sui seggi, l’allarme di Enrico Letta
Siamo all’ultima settimana di sondaggi. A partire da 14 giorni prima del 25 settembre, infatti, scatterà il silenzio pre-elettorale e non sarà ufficialmente possibile effettuare e diffondere rilevazioni, lasciando spazio (almeno ai più) ad eventuali sorprese nell’ultima domenica di settembre.
Sorprese che sono mancate, a dire il vero, in questi giorni: i sondaggi mostrano che alcuni trend sono ormai consolidati, con il centrodestra in deciso e netto vantaggio sul centrosinistra (e sul Pd). E Giorgia Meloni, Salvini e Berlusconi potranno fare una scorpacciata di seggi.
I sondaggi di Tencnè
Secondo il sesto sondaggio di Tecnè il centrodestra vede calare le preferenze, mantenendo comunque il 48,7% dei consensi nell’uninominale alla Camera. Anche il centrosinistra scende, al 27,9%. A rubare voti dai due schieramenti sono M5s, che dovrebbe ottenere l’11,9% delle preferenze, e Terzo Polo, al 6,1%.
Resta Fratelli d’Italia, il partito di Giorgia Meloni, quello che pare raccogliere più consensi (24,8%), staccando il Partito democratico, che si ferma al 21,9%. La Lega di Matteo Salvini raccoglie il 12,1% delle preferenze, e appena dietro si piazza il Movimento 5 Stelle, che raggiunge l’11,9%. Forza Italia raccoglie il 10,4% dei consensi.
La stima dei votanti è del 62%, in aumento dello 0,7%.
I sondaggi di Swg
La netta vittoria del centrodestra è sancita anche dall’ultimo sondaggio Swg per il TgLa7, secondo cui Giorgia Meloni dovrebbe ottenere il 25,8% dei consensi. Il Pd si ferma al 21,4%, dal 22,3% delle vecchie previsioni. In calo anche le altre forze di centrodestra: la Lega passa dal 12,5% al 12,1%, mentre Forza Italia passa dal 7% al 6,7%.
Il terzo polo dovrebbe toccare il 7,2%. Il Movimento 5 Stelle, invece, conquisterebbe l’11,9% dei consensi.
Lo scenario sui seggi
Sembra essere il centrodestra, alle prossime elezioni del 25 settembre, dunque, ad accaparrarsi più seggi (e la maggioranza netta in Parlamento).
I seggi in gioco sono 400 alla Camera e 200 Senato. Se i sondaggi, punto percentuale più, punto percentuale meno, dovessero essere confermati “alla Camera si potrebbe prefigurare il seguente scenario: il centrodestra potrebbe prenderne tra 252 e 262; la sinistra tra 79 e 89; il Movimento 5 Stelle tra 30 e 32; il Terzo Polo tra 15 e 17; gli altri partiti tra 3 e 4. Al Senato i numeri potrebbero essere questi: il centrodestra potrebbe vantare tra 125 e 133 seggi; l’accozzaglia rossa tra 38 e 46; i grillini tra 14 e 16; Azione-Italia Viva tra 5 e 7; gli altri partiti tra 3 e 4”, scrive il Giornale.
L’allarme di Enrico Letta
Intanto, i numeri allarmano Enrico Letta, che prova a tirare acqua (e voti) al suo Pd con l’allarme “democratico”: “La peggiore legge elettorale che ha visto il nostro Paese potrebbe dare uno scenario da incubo: con il 43 per cento dei voti la destra potrebbe arrivare al 70 per cento dei seggi in Parlamento”, ha detto Letta via Zoom nel discorso ai candidati sostenuti dal Pd. “Abbiamo 17 giorni per cambiare la storia del nostro Paese ed evitare che l’allarme per la democrazia italiana diventi realtà. Un più 4% di voti a noi consentirebbe di tenere la destra sotto il 55 per cento e riportare la partita nella sfera della contendibilità”.