Pomigliano d’Arco, il territorio che ha visto eleggere Luigi di Maio, potrebbe essere campo di sfida diretta tra il Ministro degli Esteri e Giuseppe Conte
Tra Giuseppe Conte e Luigi di Maio potrebbe essere scontro diretto, a Pomigliano d’Arco. I due sono indicati come possibili candidati sullo stesso territorio, prefigurando un duello all’ultimo sangue.
Nell’attesa di ufficializzare le candidature, non mancano però le stilettate tra i due, che un tempo (forse) si erano tanto amati.
Andiamo per gradi.
Conte si candita a Pomigliano d’Arco
Partiamo dalle indiscrezioni. Secondo il Corriere della Sera, Giuseppe Conte e Luigi Di Maio sono i nomi indicati come possibili antagonisti nello stesso territorio di Pomigliano d’Arco, proprio dove era stato eletto il ministro degli Esteri e proprio dove sembra ancora esistere l’ultima roccaforte dei grillini.
Secondo Il Mattino, infatti, i sondaggi dicono che quel collegio è conteso tra centrosinistra e Movimento 5 Stelle, con due punti di distacco a favore dei grillini (per un 20,5%).
Una sfida nella sfida, tra Conte e Di Maio, renderebbe però tutto molto incerto.
Cinque Stelle in attesa di primarie
Manca ancora, però, l’ufficialità delle candidature. Il M5s è ancora in attesa dei risultati delle primarie, che si terranno il 16 agosto, per indicare le candidature degli altri esponenti della società civile su cui il Movimento intende scommettere.
Attualmente, i pentastellati, infatti, sono a lavoro per analizzare le quasi 2 mila auto-candidature pervenute, con l’obiettivo di scongiurare il rischio di ritrovarsi con brutte sorprese nelle liste.
Impegno Civico in alto mare
Anche Impegno civico di Luigi Di Maio, però, è ancora in alto mare.
E qualcuno, tra i parlamentari della scissione, inizia a preoccuparsi per le proprie sorti: tra questi anche l’ex ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, che teme che al tavolo della trattativa nazionale il suo nome possa essere penalizzato nella decisioni finali.
Di Maio: M5S è ormai il partito di Conte
Nomi e territori a parte, la guerra tra Luigi di Maio e Giuseppe Conte ad oggi si gioca nei salotti Tv.
“Il percorso con il Pd è iniziato tanto tempo fa, quando abbiamo costruito il secondo Governo di questa legislatura. È iniziato quando abbiamo fatto le leggi per superare la pandemia, poi abbiamo affrontato il Governo Draghi, la guerra in Ucraina. Questo percorso, in questi anni è stato un processo di evoluzione che ha riguardato me, ma che doveva riguardare anche il Movimento cinque Stelle, che oggi io chiamo partito di Conte perché non ha nulla a che vedere con quella forza politica”, ha detto Luigi di Maio, intervenendo ad In Onda, su La7.
“I cittadini italiani continuano sempre meno a votare il partito di Conte, indipendentemente che ci sia io o meno. Il vero tema è un altro, i cittadini ci avevano chiesto di prendere delle istanze, forti, importanti, portarle al Governo, fare le riforme e cambiare il Paese. Ora, invece, quel partito è diventato un partito che sfascia il Governo, che ha buttato giù il Governo Draghi nel pieno della crisi economica e geopolitica più drammatica della nostra storia”, ha aggiunto di Maio.