La poltrona più alta di Palazzo Leoni fa gola a molti, saranno almeno in cinque a ricoprire il ruolo di candidato sindaco di Messina alle prossime amministrative
Messina andrà alle urne anzitempo perché il sindaco Cateno De Luca ha rassegnato le dimissioni. Il prossimo 12 giugno i cittadini di Messina, così come a Palermo, dovranno scegliere il nuovo primo cittadino. La poltrona più alta di Palazzo Leoni fa gola a molti, sono almeno in cinque a ricoprire il ruolo di candidato sindaco di Messina: Federico Basile, che ha ricevuto l’endorsement da De Luca, Franco De Domenico del PD, Gino Sturniolo della sinistra, Maurizio Croce sostenuto dal centrodestra e Salvatore Totaro, candidato civico.
DE LUCA PUNTA A PALAZZO D’ORLEANS
Lo scorso gennaio l’ex sindaco De Luca ha rassegnato le dimissioni per avere le mani libere per correre alla carica di presidente della Regione Siciliana. L’ex primo cittadino, che ha lasciato Messina insieme a tutta la sua Giunta, è soddisfatto del lavoro fatto nella città dello Stretto. Sostiene di lasciare Messina “In ottime condizioni. Con i conti risanati e il bilancio già trasmesso in consiglio, con i servizi ottimizzati, le partecipate in ordine e una migliore qualità della vita”. La sua candidatura a Palazzo D’Orleans è in aperto contrasto con l’attuale governatore Musumeci. “Oltre a essere incapace, è politicamente malato – ha detto De Luca del presidente Musumeci -. Di schizofrenia. Basterebbe mettere in fila i suoi proclami, a partire dall’ultimo comizio del 2017 nella sua Militello in cui disse che non si sarebbe ricandidato, fino alla farsa delle dimissioni, dell’azzeramento”.
FEDERICO BASILE CANDIDATO SINDACO DI MESSINA DI DE LUCA
Cateno De Luca ha scelto come suo “erede” Federico Basile, quarantaquattro anni, commercialista, dipendente dell’Università di Messina e già revisore dei conti del comune di Messina con l’amministrazione di Renato Accorinti, poi presidente del collegio, e nominato direttore generale del Comune di Messina de De Luca. Federico Basile, che ha ricevuto l’investitura da De Luca nella prima notte da ex sindaco, è il candidato della compagine “Basile sindaco di Messina – Cateno De Luca presidente – Sicilia Vera”, alla quale si affiancano altre otto liste con tanto di assessori uscenti candidati e lo stesso ex sindaco capolista. “Noi siamo Sicilia vera – dice Basile -, una formazione politica territoriale che ha a cuore gli interessi del territorio e che accoglie chi crede nei progetti concreti che stiamo portando avanti”. Basile è esponente di un rassemblement civico che pende verso destra. Tra le sue fila ha da poco accolto anche il deputato leghista Nino Germanà e la coordinatrice provinciale Daniela Bruno che lo sosterranno con la lista di “Prima l’Italia”.
Il CENTRODESTRA LITIGIOSO SCEGLIE MAURIZIO CROCE
Maurizio Croce è il candidato sindaco del centrodestra litigioso di Messina. La coalizione di centrodestra ha fatto fatica a raggiungere l’unità, basti pensare che il deputato della Lega Nino Germanà appoggerà Federico Basile. È lungo il curriculum da “tecnico” amato dalla politica di Maurizio Croce: è stato capo Dipartimento alla Regione con Raffaele Lombardo, assessore al Territorio con Rosario Crocetta, e poi ora commissario per il dissesto idrogeologico nella Struttura del governo Musumeci. “La prova provata che io sono più un tecnico – ha detto Croce -. Forse se mi avessero visto come un ‘politico’ non ci sarebbe stata questa unità sul mio nome. Direi che la mia è una candidatura tecnica-politica”. A sostenerlo ci saranno Forza Italia, Lega, Udc, Noi con l’Italia, Fratelli d’Italia e Autonomisti. Croce vuole essere il candidato sindaco di Messina che faccia tornare la “normalità” in città. “A Messina si è perso il valore della democrazia – ha sottolineato Croce – e quando cammino tra la gente, anche chi ha attività commerciali, a volte, ha paura di apparire. Io mi candido per fare tornare alla normalità Messina. Non esiste più democrazia. Passeggio in città, incontro le persone nelle varie zone e c’è chi ha paura di esporsi. Occorre ridare identità a Messina, confrontarsi sui programmi e lavorare per un turismo strutturato. Questo è un momento storico: abbiamo un salvadanaio importante per le amministrazioni locali con il Pnrr. Serve chi sia in grado di intercettare risorse e realizzare programmi. Io lo faccio da dodici anni. Con me, come commissario la Regione Sicilia è diventata prima per la spesa, come dissesto idrogeologico”.
FRANCO DE DOMENICO: SEGRETARIO E CANDIDATO SINDACO DI MESSINA DEL PD
Franco De Domenico è il candidato sindaco di Messina dellacoalizione di centro sinistra formata da PD, Movimento 5 stelle, Articolo 1, Volt, +Europa, Cambiamo Messina dal basso, MessinaAccomuna, Studenti e rete giovanile, Idea Messina. Una scelta “casalinga” per il PD che ha individuato nel suo segretario cittadino, Francesco, detto Franco, De Domenico, il suo candidato per Palazzo Leoni. De Domenico è un commercialista 60enne, ha ricoperto diversi incarichi all’interno dell’Ateneo di Messina. È stato presidente e amministratore delegato della società mista Uni.Lav. Spa dal 2006 al 2012, presidente del Consiglio di Amministrazione della Banca di Credito cooperativo Antonello da Messina dal 2008 al 2012. “Il centrosinistra è finalmente unito – ha dichiarato De Domenico -. Tutti insieme abbiamo un progetto per rilanciare questa città, non con le chiacchiere – di queste ne abbiamo sentite troppe ma con idee ben precise. Idee che vanno dalla creazione del lavoro, perché questa città si sta svuotando. Stiamo perdendo i giovani, ma anche gli anziani, stiamo perdendo l’identità della città”. De Domenico vuole ripartire dal mare, la grande ricchezza della città dello Stretto. “Partiremo da questo mare. Dal turismo nautico, dal Porto, dai servizi pubblici, che devono essere riprogrammati alla luce delle nuove tecnologie – dice ancora il candidato sindaco di Messina del centrosinistra -. Dobbiamo sfruttare i fondi del PNRR, ma non semplicemente “per spenderli”. I soldi pubblici sono sacri, non è possibile buttarli. Su questi fondi ci giochiamo il futuro delle prossime generazioni, il futuro di Messina”. E fa una promessa alla città. “Se sarò eletto pianteremo 100 alberi a Messina entro un mese”.
GINO STURNIOLO, EX AMICO DI ACCORINTI, CORRE PER PALAZZO LEONI
Il ventaglio di opportunità per gli elettori della sinistra non si esaurisce con Franco De Domenico. Gino Sturniolo, ex consigliere comunale ed ex amico dell’ex sindaco Accorinti, è il candidato sindaco di Messina della sinistra siciliana. Sturniolo corre con l’appoggio di Rifondazione Comunista, Partito Comunista e Potere al Popolo. Il primo punto del suo programma è un fermo “no” alla costruzione del ponte sullo Stretto. “La nostra idea di città è totalmente incompatibile con la realizzazione del ponte sullo Stretto – mette subito in chiaro Sturniolo –, che arrecherebbe devastazione ambientale caos urbanistico, disgregazione sociale e territoriale e rischio ‘infiltrazione mafiosa, oltre a essere un primario obiettivo di attacchi terroristici e militari”. Contrario alle politiche neoliberiste degli ultimi decenni, “La Sicilia è una delle regioni che ha subito in maniera più accentuata i contraccolpi delle politiche liberiste, ed è infatti quella con il maggior numero di Comuni in dissesto o predisposto”, scrive nel programma. La soluzione proposta è chiedere più soldi allo stato centrale. “Occorre costruire una rete di Comuni per rivendicare dallo Stato centrale e dalla Regione più autonomia finanziaria e più trasferimenti, corrispettivo dei maggiori servizi da erogare per colmare i vuoti lasciati dall’intervento statale. Chiediamo allo Stato di trasferire una quota maggiore di ricchezza agli enti locali”.
SALVATORE TOTARO: CANDIDATO SINDACO DI MESSINA DI FUTURO TRASPARENZA LIBERTÀ
Tra gli aspiranti sindaci c’è anche il dott. Salvatore Totaro, cardiologo stimato e docente universitario che ha il sostegno di e Ucdl e Futuro Trasparenza Libertà, il movimento dell’ex consigliere comunale Santi Daniele Zuccarello, punto di riferimento in Sicilia dei no green pass. Il dott. Totaro, a dispetto della tendenza “tematica” delle liste che lo sostengono, ha un programma vasto. “«Vogliamo riportare la città a condizioni di vivibilità per tutti, partendo dalle periferie – dice il dott. Totaro -. Nei villaggi non ci sono più centri di aggregazione per giovani e anziani. La politica deve dare gioia ai cittadini, non i cittadini far godere la politica. In questi giorni, abbiamo ascoltato tanta gente”. Da medico-sindaco vuol guarire la città danto molto spazio “alla bellezza e alla cultura” e con un fermo “no” al deposito costiero Gnl.