Tempi più stretti per le autorizzazioni per la banda larga. È quanto prevede un emendamento dei relatori Daisy Pirovano (Lega) e Mauro Coltorti (M5s) al decreto Semplificazioni. Salta poi il commissario Agenda digitale, funzioni al premier
Tempi più stretti per ottenere le autorizzazioni per l’installazione di reti di comunicazione elettronica ad alta velocità, la cosiddetta “banda larga”. È quanto prevede un emendamento dei relatori Daisy Pirovano (Lega) e Mauro Coltorti (M5s) al decreto Semplificazioni depositato nelle commissioni Affari costituzionali e Lavori pubblici del Senato. I lavori delle commissioni riunite procedono a rilento e l’arrivo in aula, previsto per domani, potrebbe slittare.
TEMPI RAPIDI PER LA BANDA LARGA
Sulla banda larga, la proposta di modifica prevede che l’autorizzazione sia “rilasciata entro il termine di 90 giorni dalla richiesta da parte della Soprintendenza a condizione che detta richiesta sia corredata da idonea e completa documentazione tecnica“. In caso di utilizzo di tecnologie di scavo a basso impatto ambientale con minitrincea le attività di scavo sono precedute da indagini non invasive e, se l’impatto sul sottosuolo è basso, non sarà necessario applicare la circolare del Ministero dei Beni culturali sulla verifica preventiva dell’interesse archeologico. In ogni caso, si legge nel testo, “il Soprintendente può prescrivere il controllo archeologico in corso d’opera per i lavori di scavo”.
VIA IL COMMISSARIO PER L’AGENDA DIGITALE
Sempre in tema di innovazione, tra un anno sparirà il commissario straordinario per l’Agenda digitale e le funzioni saranno assunte direttamente dal presidente del Consiglio o da un ministro da lui delegato. “Per l’esercizio delle funzioni – si legge nella proposta di modifica – il Presidente del Consiglio, o il ministro delegato, si avvale di un contingente di esperti” con elevata competenza tecnologica e di gestione di processi complessi, nonchè di significativa esperienza in tali materie. È inoltre previsto che il mandato del commissario straordinario ora in carica, Luca Attias, e l’operatività della relativa struttura di supporto “sono prorogati al 31 dicembre 2019”.
CAMBIO ANCHE PER ENAC
Novità in vista anche per l‘Enac, il cui Cda sarà ridotto a due membri dagli attuali quattro. La proposta di modifica prevede inoltre che il presidente “in carica all’entrata in vigore della presente disposizione, è confermato siano a naturale scadenza”.
Torna poi a 300 milioni il fondo Imu-Tasi, ma l’incremento di 110 milioni di euro varrà solo per il 2019. 90 dei 110 milioni necessari per recepire le richieste avanzate dai Comuni vengono da un taglio al reddito di cittadinanza.
SALTA LA SANATORIA SUI CONTENZIOSI SUI CANONI BALNEARI NON RISCOSSI
Salta invece la sanatoria sui contenziosi sui canoni balneari non riscossi. Dopo il M5s, anche la Lega ha infatti ritirato gli emendamenti sul tema. Il dl semplificazioni, all’articolo 3, prevede i “procedimenti di riscossione coattiva dei canoni demaniali e i procedimenti amministrativi per il rilascio, la sospensione, la revoca e la decadenza di concessioni demaniali marittime con finalità turistico-ricreative, con esclusivo riferimento a quelle inerenti alla conduzione delle pertinenze demaniali, derivanti da contenzioso pendente alla data del 29 novembre 2018″.