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Mercato dell’auto in profondo rosso. Cosa chiedono le associazioni

Nuovo calo per il mercato dell’auto in novembre. Unrae e Federauto chiedono un piano strutturale per sostenere la domanda

Avremo anche ripreso a muoverci e, in alcuni casi, pure a viaggiare, ma il mercato dell’auto resta al palo. Secondo i dati diffusi dal Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, nel mese di novembre le nuove immatricolazioni sono state infatti 104.478, in calo del 24,6% rispetto alle 138.612 di un anno fa. “Non si può accompagnare in modo efficace e sostenibile la transizione verso la decarbonizzazione se non si interviene sostenendo la domanda con un piano strutturale e pluriennale anche per il ricambio del parco circolante”, è l’amaro commento di Michele Crisci, presidente dell’Unrae, associazione di categoria del settore automotive costituita dalle case automobilistiche estere che in Italia distribuiscono, vendono e assistono autovetture, secondo il quale “per una maggiore diffusione delle nuove tecnologie sono necessari incentivi anche a fronte di rottamazione, altrimenti vanificheremo gli effettivi benefici ambientali”.

Per l’Unrae, nel nostro Paese manca ancora una strategia per accompagnare la transizione energetica nel mercato delle autovetture e dei veicoli commerciali: “purtroppo si deve constatare un certo disinteresse nelle istituzioni di governo per il comparto automotive e il suo indotto, un settore produttivo che occupa 1,2 milioni di lavoratori e garantisce un gettito fiscale di 76 miliardi di euro l’anno”, sottolinea Crisci.

A ottobre il mercato aveva registrato una flessione del 35,74%. Novembre è il quinto mese consecutivo di calo per le immatricolazioni. Nel periodo gennaio-novembre 2021 le immatricolazioni sono state 1.371.166, in crescita dell’8,6% rispetto allo stesso periodo del 2020. I trasferimenti di proprietà sono stati invece 290.382 contro i 295.546 di novembre 2020, con una diminuzione dell’1,75%. Il volume globale delle vendite mensili, pari a 394.860 unità, ha dunque interessato per il 26,46% vetture nuove e per il 73,54% vetture usate. “Ormai la cosiddetta tempesta perfetta sul mondo automotive, tra vulnerabilità del sistema produttivo per carenza di materie prime e semiconduttori, transizione green, incentivi esauriti e conseguenze della pandemia, porta una continua decrescita del mercato auto, in una spirale negativa con effetti impietosi sui bilanci aziendali e i livelli di occupazione del comparto distributivo”: è la constatazione di Adolfo De Stefani Cosentino, presidente di Federauto (concessionari).

“Si tratta del quinto mese consecutivo con flessione a doppia cifra che porterà l’anno a chiudersi sotto 1,5 milioni di pezzi: un livello davvero critico. Purtroppo, nonostante le aperture manifestate dal Governo nel corso del Tavolo automotive lo scorso ottobre, al momento, il DDL Bilancio per il 2022 non prevede alcun finanziamento per l’acquisto di veicoli a zero e basse emissioni, interrompendo quel sostegno alle migliori tecnologie ad oggi disponibili sul mercato, che è indispensabile per accompagnare la clientela nella difficile transizione verde. Tuttavia auspichiamo che le recenti dichiarazioni del ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, possano, attraverso un emendamento governativo alla manovra, concretizzarsi in un piano d’azione strutturale e specifico per le autovetture e i veicoli commerciali leggeri per il prossimo triennio”.

 

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