Su quota 100 e reddito di cittadinanza, sia Giuseppe Conte sia il vice Luigi Di Maio e pure Giovanni Tria provano a fare chiarezza sui due provvedimenti prioritari nella manovra
Conte: reddito cittadinanza e quota 100 a marzo, nessun rinvio
Di Maio: quota 100 a febbraio, reddito cittadinanza a marzo
Tria: reddito e pensioni partiranno dal primo aprile
Nel giro di pochi minuti il premier Giuseppe Conte al Tg1, il vice Luigi Di Maio a “Stasera Italia” su Rete4 e il titolare dell’Economia Giovanni Tria registrando “Porta a porta” fanno chiarezza (sic!) sui due provvedimenti prioritari nella manovra. I due pilastri, quelli che Conte dice di aver difeso in modo “inflessibile” in Europa, dunque, quando partiranno?
NESSUN RINVIO PER CONTE
Risponde sicuro Conte, assicurando che non c’è “nessun rinvio”. “Partiranno come previsto a fine marzo. Su questo sono stato sempre inflessibile, non ho mai accettato che rinunciassimo alle riforme così come le abbiamo originariamente concepite”.
LA SODDISFAZIONE DI DI MAIO
Anche Di Maio non ha dubbi, solo certezze. “Siamo molto soddisfatti, avevamo promesso che quota 100 partiva a febbraio, parte a febbraio, il reddito di cittadinanza parte a marzo, le pensioni minime a febbraio anche quelle, le pensioni di invalidità a febbraio”.
LA PRECISAZIONE DI TRIA
Forse qualcosa non torna, ma per fortuna interviene il titolare di via XX settembre. Il reddito di cittadinanza e la riforma delle pensioni con quota 100 “partiranno dal primo aprile”, scandisce Tria. E su questo, almeno, si trova d’accordo con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti. “I lavori preparatori sono molto avanzati e origineranno un decreto tra fine anno e gennaio” anche perché “le due misure esordiranno da aprile”.
Si attende ora Matteo Salvini. E chissà che l’altro vicepremier e leader della Lega non indichi ancora un’altra data.